Algodistrofia Testa-collo femore SX e DX

    DOMANDA

    Buongiorno dott. Varenna,
    sono un ragazzo di 31 anni che ad aprile di quest’anno ha contratto una algodistrofia ad entrambe le teste e i colli dei femori. Facevo molto sport, il dolore si è presentato come un ernia inguinale (a sx). A seguito consulto medico, ho inizialmente trattato come una infiammazione della cartillagine (esito ecografia negativo). Dopo somministrazione di Arcoxia 15gg il dolore non è passato.

    A seguito RMN, questo l’esito: nelle acquisizioni t1-stir si rileva patologica modificazione del segnale, rispettivamente ipo-iperintenso, in corr della testa e del femore della testa e del collo femorale dal lato sx riferibile a marcato edema della spongiosa verosimilmente su base algo-neuro-distrofica o meta-traumatica. Rilievo analogo, entinsità più ridotta, a carico del femore dx. La disomogenea ipointensità del segnale in pesatura t1, relativa all’imbizione della spongiosa, non consente una corretta valutazione circa eventuale concomitanza di componenti ischemiche a liv delle teste femorali. Opportuno monitoraggio seriato. Alquanto distesi i recessi capsulari coxo-femorali dal lato sx.

    A seguito rx bacino/anca sx e dx:

    non lesioni ossee a focolaio in atto. rapporti articolari coxo-femorali conservati in lieve sclerosi del tetto acetabolare in sede polare esterna bilateralmente senza grossolane calcificazioni nelle parti molli para-articolari. Os acetabuli bilaterale. Apparentemente normali le articolazioni sacro-iliachi in visione.

    Con questi risultati, il medico (spec in ortopedia e traumatologia)mi da del clodril 1 volta a settimana per due mesi, fkt di tonificazione, nuoto, riposo, nuova rmn tra 2 mesi

    Durante l’estate (in quanto già programmato) vado in Indonesia dove sicuramente (nonostante gli aiuti) sforzo le gambe. ad ottobre rifaccio rmn, esito:

    C’è del versamento a sx. Qualora volesse più informazioni sarò lieto di dargliele. Ho fatto una rmn, con confronto con precedente esame: in un quadro artrosico delle coxofemorali secondario a conflitto femoro-acetabolare, bilaterale, risulta del tutto invariata l’estensione dei focolai di edema midollare di neuro algo distrofia, più estesi a sx dove concomita versamento fluido nei recessi capsulari ed in cavità articolare. Anche al controllo odierno non si rendono delimitabili focolai di osteonecrosi ne coinvolgimento degli elementi muscolari componenti il cingolo pelvico.

    A seguito di ciò, lo specialista sopra, mi prescrive sempre riposo e 20 sedute di fkt. Ho iniziato la fkt da tre sett ma non mi sembre che il dolore diminuisca.

    Di mio posso dire che rispetto a giugno, dove camminavo zoppicando molto, sono migliorato. Il dolore va e viene (normalmente con interruzioni di 7gg), ritorna improvvisamente a seguito di un evento “traumatico” o spontaneamente. Non capisco se quanto prescritto sia tutto ciò che posso fare per guarire nel minor tempo possibile. Inoltre, in sede di ultima visita dallo specialista lo stesso mi ha detto che il tutto potrebbe essere nato da una FAI e che quindi, a gennaio, dpo nuova rmn, se non passa il dolore, si può prendere in esame l’intervento per limare le teste del femore o pulire la cartillagine.inceramente faccio fatica a comprendere la situazione e l’evoluzione della patologia, sicuramente di lunga durata, mi sembra di sentire diverse “idee” ma nessuna cura certa. Ormai sono 7 mesi che sono fermo (cammino, la notte mi è capitato di sognare di correre) ma quello che mi sta demoralizzando è non capire se questa è la strada per la guarigione. Le chiedo gentilmente aiuto, nel caso Le chiedo anche di segnalarmi una persona che possa incontrare. la ringrazio per la sua attenzione e per ogni parola che vorrà condividere circa il mio quadro.

    RISPOSTA

    Gentile signore,

    il suo caso sembra alquanto “articolato” sia dal punto di vista diagnostico che terapeutico.
    Prima di intraprendere un programma chirurgico (controindicato in vicende come la sua), il mio suggerimento è di ripetere una RMN e consultare uno specialista con un
    livello di competenza specifico per la sua malattia e comunque in grado di prescriverle trattamenti con dimostrazioni di efficacia più robuste rispetto a ciò che finora ha fatto.
    Cordialità.
    MVarenna

    Massimo Varenna

    Massimo Varenna

    ESPERTO IN ALGODISTROFIA. Responsabile del centro per la diagnosi e il trattamento delle patologie osteometaboliche dell’istituto Gaetano Pini di Milano. Nato a Varallo (Vercelli) nel 1959, si è laureato in medicina all’Università di Milano nel 1984 e si è specializzato in reumatologia nel 1988. È professore a contratto presso la scuola di specializzazione in ortopedia […]
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