ALGODISTROFIA

    Pubblicato il: 12 Marzo 2012 Aggiornato il: 12 Marzo 2012

    DOMANDA

    Mio marito 55 anni lo scorso anno ha sofferto di algodistrofia al piede sinistro dopo un trauma,otto mesi per riprendere una funzionalità quasi normale dopo forti dolori e blocco dell’articolazione del piede. Non sappiamo cosa lo abbia portato a stare meglio considerando che abbiamo provato di tutto, dalla fisioterapia, tecarterapia,magnetoterapia e infine idrokinesiterapia. Ora a distanza di pochi mesi il problema si ripresenta al piede destro e questa volta non c’è stato alcun trauma. I dolori a carico sono fortissimi, non sappiamo a chi rivolgerci per alleviare il dolore e soprattutto porre fine alla algodistrofia che non sappiamo perchè lo ha colpito per una seconda volta. Ci hanno consigliato la terapia del dolore,cosa ne pensa? Grazie per una risposta. Donatella Giotto

    RISPOSTA

    Gentile sig.ra,

    se nella maggior parte dei casi l’Algodistrofia è una malattia che insorge dopo un evento traumatico, in qualche caso, come quello che mi descrive, può insorgere spontaneamente.
    L’importante è la certazza della diagnosi e da questo punto di vista la scintigrafia ossea è l’esame più indicato. A diagnosi confermata è opportuno intraprendere un trattamento che non abbia solo la finalità di controllare il dolore, ma che tratti la malattia impedendone la ricomparsa, impiegando i farmaci che a tutt’oggi hanno le più adeguate dimostrazioni di efficacia e cioè i bisfosfonati somministrati per via venosa.
    Cordialità
    MVarenna

    Massimo Varenna

    Massimo Varenna

    ESPERTO IN ALGODISTROFIA. Responsabile del centro per la diagnosi e il trattamento delle patologie osteometaboliche dell’istituto Gaetano Pini di Milano. Nato a Varallo (Vercelli) nel 1959, si è laureato in medicina all’Università di Milano nel 1984 e si è specializzato in reumatologia nel 1988. È professore a contratto presso la scuola di specializzazione in ortopedia […]
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