DOMANDA
Egregio Professore,
sono un ragazzo di 33 anni, circa un anno fa mi è stata diagnosticata (dopo RMN e Scintigrafia) l’algoneurodistrofia delle ginocchia (bilaterale), premetto che circa 12-13 anni fa ho sofferto di forti dolori alle ginocchia ogni volta che provavo a fare attività sportiva, i dolori mi facevano interrompere l’attività, ma non ho mai approfondito addebbitando questi dolori a una qualche forma di tendinopatia che mi proponevo di approfondire (la prossima volta). Due anni fa feci ancora un tentativo di riprendere l’attività sportiva ed ancora dovetti fermarmi sempre per gli stessi dolori, l’anno scorso invece dopo aver ripreso l’ennesima volta l’attività sportiva ho avuto un episodio di blocco articolare e forte bruciore e dolore alle ginocchia i quali mi impedivano di mantenere la posizione eretta, mi sono convinto ad andare dal medico il quale dopo la RMN (che evidenziava edema intraspongioso diffuso negli emipiatti tibiali) e la scintigrafia mi fu diagnosticata questa malattia, mi parlarono allora di una probabile forma cronicizzata ( in base agli episodi passati). Forse sono incosciente ma ho ripreso l’attività fisica (molto lentamente) da circa una settimana e comincio ad avere dolori alle tibie, particolarmente intensi al mattino e nello scendere i gradini delle scale. Volevo chiede se secondo il suo illustre parere e conoscenza è davvero possibile che questa patologia sia cronicizzata e se si come potrei capirlo. Grazie, Le porgo distinti saluti.
RISPOSTA
Gentile Sig.
non esiste un’algodistrofia cronica di entrambe le ginocchia.
Il riscontro RMN e scintigrafico, nella sua aspecificità, non è adeguato a definire tale diagnosi. E’ molto più verosimile che lei sia affetto da una sindrome microfratturativa epifisaria che può essere causata da un alterato carico (ginocchio varo/valgo) o da una ridotta resistenza meccanica scheletrica. In quest’ultimo caso andranno intraprese indagini per individuarne la causa. In ogni caso esitono schemi terapeutici che possono far regredire le manifestazioni cliniche di tale problema.
Cordialità
MVarenna