Algoneurodistrofia piede dx

    DOMANDA

    Salve gent.ssimo dottore,
    Sono una ragazza di 21 anni e volevo esporle il mio caso. Da ormai 7 mesi soffro di iperalgesia al piede dx, non correlabile a nessun trauma precedente. Inizialmente è stata fatta la diagnosi di tendinite tibiale posteriore da piedi piatti, curata con ibuprofene e Corticosteroidei, ma senza successo. All’ Rx nessuna alterazione, mentre invece alla risonanza si evince “edema della spongiosa ossea a livello della testa dell’astragalo e del calcagno e del navicolare , lieve versamento della guaina del tibiale posteriore e flessori lunghi delle dita”. Ho eseguito gli esami ematici con FR negativo, anti ccp negativo, PCR 2,37 e VES 63. Inoltre (non so se può essere correlato) AGA igG 37 , ho eseguito gastroscopia e non dovrei essere celiaca. La reumatologa ha optato per la diagnosi di algoneurodistrofia e ho eseguito 4 sedute di Nerixia 100 mg/ in 250 SF ho notato un leggero miglioramento ma ancora il piede determina dolore e determinare difficoltà nella deambulazione. Lei pensa che abbia seguito la giusta cura? Potrebbe essere effettivamente un’algoneurodistrofia? In attesa di risposta, la ringrazio e le porgo cordiali saluti. KF

    RISPOSTA

    Gentile sig.ra,

    lascia perplessi il movimento degli indici di flogosi che in caso di algodistrofia sono, per definizione, nella norma. Poiché i fenomeni artritici sono sistematicamente accompagnati da un riscontro di edema osseo, prenderei in considerazione anche un’ipotesi diagnostica alternativa.

    Cordialità.

    MVarenna

    Massimo Varenna

    Massimo Varenna

    ESPERTO IN ALGODISTROFIA. Responsabile del centro per la diagnosi e il trattamento delle patologie osteometaboliche dell’istituto Gaetano Pini di Milano. Nato a Varallo (Vercelli) nel 1959, si è laureato in medicina all’Università di Milano nel 1984 e si è specializzato in reumatologia nel 1988. È professore a contratto presso la scuola di specializzazione in ortopedia […]
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