DOMANDA
Egr. Professore,
da ormai tre anni viviamo con il problema dell’alimentazione del nostro piccolo.
Ora ha quattro anni e mezzo, pesa dieci chili e qualche etto ed è alto un metro circa.
Sia io che mia moglie abbiamo sempre avuto ben chiaro il concetto che a fronte di questo tipo di problemi è sbagliato cercare di intervenire offrendo premi o castighi per il fatto che il bambini mangi o non mangi.
Di tanto in tanto abbiamo voluto fare visita a qualche pediatra o specialista (mah) perchè, pur mantenendo noi il corretto comportamento, le cose non miglioravano.
Ogni volta ci hanno rassicurati, dicendo che le tabelle di crescita non vanno guardate (uh?) e che quel che conta è che il bambino sia di buon umore.
Parlo di almeno 6-7 diversi medici, non sempre lo stesso.
Si, il bambino è sempre di buon umore, vivace ed allegro.
Peccato che ora, dopo tre anni, le cose vadano ulteriormente peggiorando. Oltre alla verdura ed alla frutta che mai ha voluto mangiare adesso il bambino ha deciso che non gli piace più nemmeno la carne e nemmeno quei due tipi di pesce che mangiava.
Rimane praticamente solo la pasta.
A noi non sembra normale. Ci sembra che ci sia una totale approssimazione da parte dei medici che pensano che tutti i genitori che sollevano questi dubbi siano degli esagerati.
Davvero dobbiamo aspettare che il bambino debba subire la perdita della sua vivacità perchè si possa far qualcosa? Non si può prevenire? Ci sembra un controsenso. Grazie molte, saluti.
RISPOSTA
Gentili genitori,
siete sicuri di avermi dato le misure esatte? Perché 10 kg mi pare un peso davvero molto basso, non solo per l’età ma anche per l’altezza…
In ogni caso, se queste sono davvero le sue misure, direi che effettivamente, al di là dei problemi comportamentali e della neofobia in peggioramento, è arrivato il momento di indagare più a fondo.
Non so dove voi abitiate, ma mi pare il caso di rivolgersi ad un buon pediatra nutrizionista (anche se non siamo moltissimi ad occuparci di questo campo, siamo sparsi un po’ in tutta Italia), per una valutazione più approfondita di eventuali cause organiche per questa magrezza così accentuata.
Le valutazioni che vi sono state date sinora, così come me le avete riportate, sono sicuramente corrette in linea di principio: è vero che le curve di crescita non rappresentano la Bibbia, è vero che l’umore ed il comportamento generale del bambino sono ciò che più rassicurano (non solo i genitori, anche il pediatra), ed è vero infine che non è corretto intervenire sull’alimentazione offrendo premi o minacciando castighi. Ciò nonostante, quando le situazioni si aggravano o accentuano troppo, è bene cercare di capire se e cos’altro c’è sotto.
Un caro saluto,
Prof. Andrea Vania – Pediatra Nutrizionista