DOMANDA
Buonasera Dottore,
volevo chiederle un parere per quanto riguarda l’alimentazione su un malato terminale di Alzheimer affetto da un’importante esofagite con “creste” questo e’ stato il termine usato per indicare un probabile tumore , ernia iatale di grosse dimensioni e focolaio al polmone.Il soggetto(maschio) ha 62 anni, discrete condizioni cardiovascolari ed e’ stato alimentato fino a 3 settimane con l aiuto di addensanti.La situazione e’ peggiorata e si era pensato ad una PEG ma nn e’ stato possibile per le condizioni sopra descritte quindi si tentata un’ alimentazione paretale (collo)ma si e’ infettata quindi rimossa e si e’ tentato con un sondino naso gastrico impossibile da inserire perche’ avrebbe perforato i polmoni. Lo so la situazione nn e’ delle piu’ rosee, ci hanno sconsigliato un impianto di tipo chirurgico perche’ pericoloso e cosi’ hanno ripiegato di nuovo sull’alimentazine paretale cambiando probabilmente vena. Lei che ne pensa? Cordiali saluti. Marta(la figlia)
RISPOSTA
Gent.ma sig Marta, è sempre molto difficile dare pareri e/o consigli su casi clinici specifici senza poter vedere il malato e conoscere a fondo la storia clinica. Sinceramente da quanto mi scrive non riesco a vedere controindicazioni all’impianto di una PEG che proverei a riproporre, magari cambiando Centro. Ovviamente se questa risultasse impraticabile, ma le ripeto da quanto mi dice non vedo perchè, rimane l’alternativa della parenterale che però è di più difficile gestioni e non scevra da complicanze a lungo termine.
Cordiali saluti