alimentazione artificiale

    DOMANDA

    Buonasera Dottore,

    volevo chiederle un parere per quanto riguarda l’alimentazione su un malato terminale di Alzheimer affetto da un’importante esofagite con “creste” questo e’ stato il termine usato per indicare un probabile tumore , ernia iatale di grosse dimensioni e focolaio al polmone.Il soggetto(maschio) ha 62 anni, discrete condizioni cardiovascolari ed e’ stato alimentato fino a 3 settimane con l aiuto di addensanti.La situazione e’ peggiorata e si era pensato ad una PEG ma nn e’ stato possibile per le condizioni sopra descritte quindi si tentata un’ alimentazione paretale (collo)ma si e’ infettata quindi rimossa e si e’ tentato con un sondino naso gastrico impossibile da inserire perche’ avrebbe perforato i polmoni. Lo so la situazione nn e’ delle piu’ rosee, ci hanno sconsigliato un impianto di tipo chirurgico perche’ pericoloso e cosi’ hanno ripiegato di nuovo sull’alimentazine paretale cambiando probabilmente vena. Lei che ne pensa? Cordiali saluti. Marta(la figlia)

    RISPOSTA

    Gent.ma sig Marta, è sempre molto difficile dare pareri e/o consigli su casi clinici specifici senza poter vedere il malato e conoscere a fondo la storia clinica. Sinceramente da quanto mi scrive non riesco a vedere controindicazioni all’impianto di una PEG che proverei a riproporre, magari cambiando Centro. Ovviamente se questa risultasse impraticabile, ma le ripeto da quanto mi dice non vedo perchè, rimane l’alternativa della parenterale che però è di più difficile gestioni e non scevra da complicanze a lungo termine.

    Cordiali saluti

    Marco Venturino

    Marco Venturino

    Direttore della divisione di anestesia e rianimazione dell’Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano. Nato a Torino nel 1957, si è laureato in medicina e chirurgia presso l’Università degli Studi di Milano nel 1981. È specialista in anestesiologia e rianimazione dal 1984. Dal 2002 è direttore del Servizio di anestesia e rianimazione dell’Istituto europeo di […]
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