alimentazione bimba 8 mesi

    Pubblicato il: 7 Luglio 2013 Aggiornato il: 7 Luglio 2013

    DOMANDA

    Buongiorno Prof. Vania,
    mi chiamo Valentina e sono mamma di Irene, 8 mesi. Le scrivo per chiederle un consiglio sull’alimentazione di mia figlia. Nata di 2,880kg, dopo un inizio pigro col cibo in cui è stato introdotto il latte in polvere, ha poi iniziato a mangiare molto, ogni 3 ore e mezza giorno e notte. Dato l’incremento notevole di peso, la pediatra ci ha fatto iniziare lo svezzamento a 6 mesi con pranzo e quasi subito cena per tentare di eliminare i pasti notturni. I numerosi tentativi e trucchi purtroppo finora non hanno funzionato, sicchè ancora ora anche di notte non dorme più di 4 ore filate, svegliandosi sempre con fame (circa 150 gr di biberon per volta). La bimba durante il giorno non beve latte, pranza e cena regolarmente con circa 200/250 gr di brodo, crema di riso/cereali, verdura passata e omogeneizzato di carne/pesce (non gradisce molto il formaggio e non ha ancora messo nessun dente), più la frutta passata, che mangia anche a merenda alternativamente con lo yogurt. Al momento pesa 9,5 kg, e compirà 8 mesi il 12 luglio. Devo preoccuparmi per questi pasti notturni ancora così frequenti e/o c’è una soluzione?
    Grazie mille per l’attenzione.
    Valentina

    RISPOSTA

    Gentile mamma Valentina, lei pone un problema di non semplice soluzione. Temo lei abbia ragione, innanzitutto, ad iniziare a preoccuparsi per l’incremento di peso di sua figlia, anche se non mi dice nulla sull’andamento dell’altezza: sarebbe un dato importante da sapere, perché, se concorde con il veloce aumento ponderale, esso potrebbe indicare per Irene la necessità, per così dire “genetica”, di recuperare in qualche modo una crescita prenatale un po’ inferiore alla media. A parte questa eventualità, se invece, come credo, è soprattutto il peso ad essere andato un po’ fuori controllo, le misure da poter prendere al momento non sono moltissime, ed in ogni caso comportano un minimo di disagio per la bimba. Mi sento peraltro in dovere di informarla che, in mancanza di linee-guida o raccomandazioni ampiamente condivise sul come comportarsi in casi del genere, quelle che seguono sono mie valutazioni personali basate sull’esperienza, ma potrebbero esservi atteggiamenti diversi ed ugualmente validi. Ciò che io farei sarebbe quanto segue: nei due pasti principali cercherei di aumentare i cibi a basso contenuto calorico (= verdure in primo luogo, e frutta a seguire) così da aumentare il senso di sazietà, tenendo sotto stretto controllo le quantità di altri cibi, dunque 20-25 g di pastina o semolino o riso, 10-15 g di carne o pesce (o le corrispondenti quantità se usa omogeneizzati industriali) oppure 10 g di parmigiano, e 1 cucchiaio di olio; ripristinerei 2 pasti di latte, a colazione e nel pomeriggio (le suggerisco una formula di tipo 1, che ha minor contenuto proteico); ma soprattutto eviterei di soddisfare la richiesta di latte notturno, francamente non necessario a quest’età, eventualmente dando un po’ di acqua se la richiesta fosse legata a sete. Se la situazione si dimostrasse davvero ingestibile, soprattutto la notte, una cosa che si può fare per rendere più graduale il cambiamento è di diluire progressivamente il latte in formula dei pasti notturni, per esempio sostituendone 30 g con acqua, e poi di nuovo altri 30 dopo 4-5 giorni, finché non sia pressoché solo acqua. Mi rendo conto che, anche coi trucchetti, sono provvedimenti un po’ drastici che comporteranno un’iniziale disagio, ma personalmente non vedo altre strade per rallentare quella che pare essere una pericolosa tendenza che, se mantenuta nel tempo, porterebbe solo a successivi problemi di peso, di ben più difficile soluzione. Le sarò grato se vorrà farmi partecipe degli sviluppi della situazione. Un caro saluto ed un affettuoso in bocca al lupo, Prof. Andrea Vania, Pediatra Nutrizionista

    Andrea Vania

    Andrea Vania

    ESPERTO IN NUTRIZIONE PEDIATRICA. Prof. Andrea Vania, specialista in Pediatria con quarantennale esperienza in alimentazione in età pediatrica (0-20 anni) e in adolescentologia. Già Responsabile del Centro di Dietologia e Nutrizione Pediatrica del Policlinico Umberto I – Sapienza Università di Roma
    Invia una domanda