alimentazione in caso di ipotiroidismo

    DOMANDA

    Gentile dott. Corsello,
    mi è stato riscontrato a partire dal 1998 (anno di nascita 1975)un lieve ipotiroidismo TSH 5.77, FT3 2.50, FT4 1.56 curato a partire dal 2001 con Eutirox. Mi è stato riscontrato anche un nodulo tiroideo di 10 mm x 56 mm sottoposto a svariati agoaspirati con risultato di soli composti colloidali.
    Attualmente i valori sono nella norma TSH 2.59 e proseguo la cura con Eutirox 50 alternato ad Eutirox 75 per i mesi invernali, controllo annuale del TSH ed ecografia di controllo ogni 2 anni. La difficoltà al mantenimento del peso è stata fortunatamente sempre gestibile, ma da circa 1 anno riscontro un notevole aumento di peso (10 kg: attualmente 1.68 mt, 72 kg) non riconducibile a particolari variazioni alimentari. Nonostante la costante attenzione alimentare e la frequente attività fisica (5 volte alla settimana per almeno 1 ora a seduta) consigliatami per prevenire una genetica predisposizione famigliare al diabete alimentare (tutta la linea di discendenza da parte di madre), non ho ottenuto risultati. L’urgenza di perdere peso è divenuta impellente soprattutto in riferimento al mio desiderio di intraprendere una gravidanza e su conseguente caloroso consiglio da parte del mio medico ginecologo.
    Le sarei molto grata se potesse consigliarmi in merito ad un’adeguata terapia alimentare in caso di ipotiroidismo sia per un più corretto stile di vita che permetta una convivenza con il problema sia per poter arginare il problema corrente: fino ad oggi nei consulti endocrinologici avuti non ho mai ricevuto indicazioni in merito ma alcuni recenti articoli scientifici hanno destato la mia attenzione e ho pensato di rivolgermi a lei.
    La ringrazio fin da ora e le auguro buon lavoro.

    Arianna

    RISPOSTA

    Cara Signora,
    nonostante i numerosi articoli giornalistici sull’ argomento, si può tranquillamente affermare che non ci sono abitudini alimentari che influiscano significativamente sull’ evoluzione dell’ ipotiroidismo.
    Ovviamente, in caso di obesità o sovrappeso, l’ alimentazione dovrà essere sana, varia, regolare ma contenuta dal punto di vista calorico ed associata ad un programma di graduale e progressivo esercizio fisico. Per questo un controllo specialistico periodico appare utile.
    In previsione di una gravidanza, è però necessario sottolineare che la dose di tiroxina dovrà essere piena per migliorare il potenziale di fertilità ed andrà poi adeguata in corso di gestazione, sotto controllo specialistico, per la salute materna e fetale.
    A questo proposito la dose in corso non pare del tutto adeguata e le variazioni posologiche stagionali non hanno alcun razionale.
    Cari saluti
    Salvatore M Corsello

    Salvatore M. Corsello

    Salvatore M. Corsello

    Professore ordinario di Endocrinologia in Unicamillus, Università Medica Internazionale di Roma e docente nell’Università Cattolica nei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia e in Medicine and Surgery. Dal 1979 è strutturato nell’Unità di Endocrinologia del Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” – Università Cattolica – Roma. È stato Honorary Clinical Assistant presso il St. Bartholomew’s Hospital […]
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