Allergia ai farmaci come diagnosticarla

    Pubblicato il: 9 Aprile 2019 Aggiornato il: 9 Aprile 2019

    DOMANDA

    Buona sera, sono un ragazzo di 30 anni allergico ai pollini da ormai un decennio. Negli ultimi due anni ho avuto reazioni “strane” anche a farmaci che normalmente utilizzavo, nello specifico la pomata Voltaren immediatamente all’applicazione mi ha fatto comparire rossore e bruciore nell’area, Moment Act all’assunzione ho bocca secca ed è come se non respirassi molto bene, effetto che passa dopo una mezz’ora – un ora e infine pochi giorni fa per un otite ho assunto Cexidal gocce dopo nemmeno un minuto ho avvertito forte giramento di testa, tachicardia e difficoltà respiratorie, sono corso alla più vicina farmacia (il pronto soccorso è a più di mezz’ora di distanza) dove mi hanno tenuto in osservazione misurando pressione etc e dopo un oretta mi hanno detto di non preoccuparmi che il tempo massimo per le reazioni gravi era passato. Il medico di base mi ha detto di non assumere più nessun FANS e ovviamente il Cexidal.
    Quelle che ho descritto le sembrano realmente reazioni allergiche?
    C’è un modo per confermare queste supposizioni di allergia e trovare dei farmaci sostitutivi che posso utilizzare? Al momento ho paura di assumere qualsiasi farmaco come anche di andare dal dentista.

    RISPOSTA

    Buongiorno,

    le reazioni che ha descritto possono in effetti essere anche dovute ad una reazione da ipersensibilità (allergia) a farmaci.

    Nello specifico, Moment Act e Voltaren sono due farmaci anti-infiammatori non-steroidei (FANS), ovvero una delle categorie di farmaci che più frequentemente può dare allergia. Il Cexidal è invece un antibiotico della classe detta fluorochinoloni; questi ultimi non sono frequentemente associati a reazioni allergiche, ma considerati i sintomi che ha manifestato non si può escludere a priori che in effetti si sia trattata di una reazione allergica.

    Per queste categorie di farmaci (così come per la stragrande maggioranza di farmaci, esclusi praticamente soltanto i farmaci antibiotici betalattamici e cefalosporine) non esistono test allergometrici cutanei o sierici che siano validati per confermare la diagnosi. E’ quindi necessario che, previa una visita allergologica accurata, si effettuino i cosiddetti “test di scatenamento orale” (somministrazione di dosaggi gradualmente incrementali del farmaco che ha dato la reazione, osservando e obiettivando se i sintomi compaiono e a quale dosaggio) e/o i “test di tolleranza orale” (analoga procedura ma con farmaci che si pensa possano essere tollerati per poter trovare farmaci alternativi).

    Le consiglio quindi di prenotare una visita allergologica presso un centro abilitato a tali procedure (le consiglio di controllare prima di prenotare perchè sono pochi i centri che hanno strutture adeguate per effettuare test in vivo) e seguire le loro indicazioni.

    Enrico Heffler

    Enrico Heffler

    SPECIALISTA IN ALLERGOLOGIA ED IMMUNOLOGIA CLINICA Ricercatore Universitario in Malattie dell’Apparato Respiratorio c/o Humanitas University di Milano. Segretario Generale della Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (SIAAIC). Membro del “Asthma Section board” della European Academy of Allergy and Clinical Immunology (EAACI)
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