Allergia al nichel e indumenti

    Pubblicato il: 18 Aprile 2013 Aggiornato il: 18 Aprile 2013

    DOMANDA

    Buongiorno gentile Dottoressa, volevo aggiornarla: riguardo il problema con la lavatrice ho fatto una segnalazione ai Nas come mi aveva consigliato, ma senza risultati e non le nascondo che mi dispiace molto.
    Collegandomi all’indagine sui tessuti che ho letto sul sito Skineco vorrei chiederle alcuni consigli per favore: visti gli episodi di eczema che si sono verificati (mia sorella è anche allergica al nichel) la certificazione Oeko-tex 100 che si trova sui alcuni capi intimi è garanzia di sicurezza? Questo permetterebbe di utilizzare anche indumenti blu e neri o vista l’allergia sarebbe meglio evitarli comunque?
    Ho chiesto informazioni relative ai tessuti anche ad una nota marca di intimo/abbigliamento e mi ha risposto “Tutti i nostri prodotti rispettano la direttiva REACh europea che stabilisce i limiti riguardanti le sostanze nocive presenti sui nostri tessuti ed accessori”. Significa che possiamo utilizzarli tranquillamente oppure è sempre meglio ricercare capi certificati Oeko-tex?
    Per i capi di uso quotidiano (felpe, jeans, maglioni, ecc) ho visto che diverse marche note (e anche costose!) riportano in etichetta il made in China: ci si può fidare o sarebbe meglio evitare comunque?
    La ringrazio di nuovo per la cortesia e la saluto cordialmente.

    RISPOSTA

    In italia non c’è l’obbligo alla certificazione, pertanto un’azienda che lo faccia, conferisce un valore aggiunto ai propri prodotti.
    Le colorazioni di un tessuto, se sono fatte a norma, certificazioni o meno, non sono a rischio, ma se le produzioni vengono svolte in paesi che non hanno i nostri tipi di controllo, nulla è più sicuro…
    Io mi auguro fortemente che la tutela dei cittadini passi anche per questo tipo di valutazioni e che tutti partecipino al benessere del proprio paese.
    Grazie comunque per la sua attenzione e dedizione al problema. Non si arrenda!
    Cordialmente
    Dott.ssa Pucci Romano