DOMANDA
Salve! Quando bevo determinati alcolici o alcuni tipi di vino mi capita che sul viso soprattutto sulla fronte mi appaiono delle macchie rosse e a volte divento tutto rosso. Mi è stato detto che potrei essere allergico a qualche sostanza contenuta nelle bevande o ai solfiti. Volevo chiedere un’informazione su che esami o test allergologici fare. Ho già effettutao i RAST per le allergie ma risultano negativi, c’è qualcosa di specifico? Grazie!
RISPOSTA
L’ingestione di alcool può provocare vasodilatazione cutanea, con aumentata perdita di calore (che però determina una sensazione di calore). Questo effetto è mediato su recettori nei nervi periferici e potrebbe in parte spiegare i sintomi che sarebbero riconducibili al solo etanolo contenuto nel vino ed anche in altre bevande (distillati, birre, amari). L’allergia vera all’etanolo è molto rara e poco studiata. Reazioni possono essere dovute a deficit enzimatici per alcune sostanze vasoattive contenute naturalmente nei cibi fermentati (incluso il vino, la birra) o per ipersensibilità ai fermenti stessi (saccaromiceti).
In alternativa si può ipotizzare una reazione di ipersensibilità (intolleranza) ai solfiti, additivi (per la precisione, conservanti) aggiunti come anidride solforosa (E220) a molti vini in bottiglia o sfusi per evitare crescite batteriche indesiderate, ma presenti in forma di solfiti, bisolfiti e metabisolfiti (E221-228) anche in frutta e verdura sia fresca che essiccata, e bibite a base di frutta. L’uso degli additivi alimentari è strettamente regolamentato e sottoposto a costanti controlli, e vanno dichiarati in etichetta se superano la soglia di 10 mg/l. Sia l’anidride solforosa che l’etanolo causano attivazione del sistema colinergico, e quindi oltre alle reazioni cutanee possono indurre attacchi di asma.
Non vi sono dei test allergometrici per queste forme di intolleranza, per cui una volta accertato il legame tra ingestione di un alimento e comparsa dei sintomi (che può essere riprodotta in condizioni controllate col test di provocazione, raramente usato in questi casi per i possibili rischi), l’unico rimedio consiste nell’evitarne l’assunzione – anche leggendo bene le etichette degli alimenti confezionati o precotti.