allergia alimentare e orticaria cronica

    Pubblicato il: 16 Dicembre 2009 Aggiornato il: 16 Dicembre 2009

    DOMANDA

    Gent.ma dott.so, sono una vostra assidua lettrice e dopo anni di lettura ho deciso di chiedere un aiuto.
    Ho 39 anno ed un giorno nel 2005, mi sveglio con una macchia rossa sul decoltè, una macchia rotonda, rossa solo ai bordi, e con un prurito molto forte.
    Aspetto qualche giorno, non passa, mi rivolgo ad un dermatologo che mi suggerisce dei test allergici (quelli inalanti); l’esito è: allergia al CIPRESSO e BETULLA. Mi prescrivono una pomata cortisonica e l’antistaminico. Nel giro di qualche settimana sembra risolversi tutto.
    Nel 2007 dopo una cena a base di pizza e birra, faccio due passi in un parco (siamo nel mese di maggio) ed all’improvviso il respiro si fa affannoso, penso di aver fumato un po’ troppo (fumo mediamente 10/12 sigarette al giorno), ma la situazione peggiora, si gonfiano le mani, il viso ed il respiro si fa sempre più affannoso, con molta secrezione biancastra; mi allontano dal parco sospettando una reazione allergica e vengo accompagnata all’ospedale, dove mi prescrivono dei test allergici, dimettendomi dopo una puntura cortisonica.
    Mi suggeriscono di tenere sempre a disposizione VENTOLIN e BENTALAN in caso di bisogno. A luglio durante una cena a base di pizza, birra ed una bibita (premettendo che nei mesi precedenti avevo consumato altri pasti con gli stessi alimenti), dopo circa 20 minuti improvvisamente non riesco più a respirare, mi accompagnano a casa (a poche centinaia di metri dalla pizzeria) e li riesco giust a dire dove fossero i medicinali.
    Mi è stata fatta una puntura di Bentelan e dato del ventolin. Dopo circa 5 minuti ho ripreso a respirare un po’ meglio e sono stata accompagnata all’ospedale. La terapia fatta a casa è stata confermata come corretta e sono stata indirizzata ad un centro Allergologico. Inizio con dei Day hospital per capire quali sono le mie allergie.
    Risulto essere allergica ai SOLFITI, a quasi tutta la frutta e verdura.
    Mi sono sempre attenuta con rigore alle terapie ed alle diete (molto ristrette visto la limitazione degli alimenti che posso assumere), ma in questi ultimi 8 mesi è comparsa anche un’orticaria, a dire dei medici, cronica. Mi prescrivono la CICLOSPORINA, ma con le dosi suggerite ho forti mal di pancia e di stomaco, e a dosi minori non ottengo risultati.
    Vengo nuovamente ricoverata 1 settimana e curata con cortisone in endovena, mi sembra di migliorare, ma dopo pochi giorni ricominciano le macchie rosse (soprattutto su decoltè e collo), secchezza della pelle (idratata con creme ipoanallergiche, sospese in quanto peggiorative del prurito). Ritorno in ospedale mi prescrivono una nuova cura: AZATRIOPINA, associata all’antistaminico. Anche questa cura non porta risultati, il prurito persiste, le macchie ricompaiono. Mi è stato fatto anche l’esame del ponfo di siero autologo (del quale non mi hanno praticamente spiegato nulla) che è risultato POSITIVO.
    Se vi fosse possibile darmi dei suggerimenti ve ne sarei grata. Cordialmente

    RISPOSTA

    Gentile lettrice,
    il suo è un caso complesso in cui si associano tre forme cliniche: una allergia ai pollini, un’allergia a solfiti ed alimenti, un’orticaria cronica autoimmune (dimostrata dalla positività del test del siero autologo). Le terapie prescritte per l’orticaria sono tra le più aggressive, alle quali si giunge, in genere, dopo aver provato altri tipi di terapie che presentano meno effetti collaterali. Tuttavia per un giudizio più preciso occorrerebbe che lei si facesse visitare e sentisse il parere di uno specialista allergologo, della sua zona, che imposti una strategia terapeutica globale.
    Cordiali saluti
    Renato Ariano