DOMANDA
Salve dottore
avrei bisogno di un suo consiglio. Due anni fa mi è stata diagnosticata l’allergia alla ltp dopo un forte edema alle labbra in seguito a ingestione di un gelato alla nocciola. Successivamente gli stessi sintomi li ho avuti mangiando del finocchio crudo in insalata. Le analisi che mi sono state prescritte hanno dato questi risultati:
rAra h9 LTP 0,42
rJug r3 LTP 0,46
rPru p3 LTP 0,71
R Tri A14 LTP 0,15
L’11 febbraio sono stata a Valmontone e ho effettuato il faber; i risultati mi hanno piuttosto spiazzato;
All p (porro) 0,46
Cer si [seed] (Carrubo) 0,69
Foe v[bulb] (finocchio) 2.96
Fra a [fruit] (Fragola) 0,92
Mal d [fruit] (Mela) 2,28
Pru ar [Fruit] (albiococca 3,43
Pru p[Peel] 5,23
Pru p [Pulp] 2,29
Pru p3 LTP 0,69
Questo a livello di alimenti (sono poi risultata positiva ai vari allergeni per gli acari e per il topo)
Continuo a soffrire di gonfiore e forti dolori addominali con difficoltà digestive crampi molto forti.
Sono in attesa di un riscontro dell’allergologa che mi ha visitato a Valmontone ma intanto le volevo chiedere: possono carrube e porro (chi si trovano in molti cibi inclusi i dadi da brodo) influire sul mio problema? come mai le altre LTP sono risultate negative? Come devo regolarmi sul cibo e cosa mangiare per il futuro (e quali alimenti è bene escludere definitivamente dalla mia dieta per evitare rischi e problemi? La ringrazio in anticipo e buon lavoro
RISPOSTA
Gentile Lettrice,
il test FABER ha descritto un profilo di sensibilizzazione più ampio e dettagliato di quanto non sapeva dalle analisi precedenti. I valori di queste erano molto bassi e non indicativi del suo problema. Il valore negativo sulla LTP della nocciola e dell’estratto può sicuramente far pensare che il gelato contenesse altro oltre la nocciola stessa ad es. degli addensanti. Questo è uno dei motivi per cui c’è la farina di carrube (anche detta agar agar). e’ molto probabile che i suoi sintomi gastro-intestinali siano causati dall’ingestione continua di piccole quantità di LTP provenienti da alimenti non tipici e poco conosciuti per questo allergene. ad es. la sua reazione al finocchio è ben documentata dal test positivo.
Sarà utile stabilire una dieta diagnostica, cioè escludere dall’alimentazione gli alimenti vegetali sospetti, e verificare una normalizzazione del quadro clinico. La reintroduzione sarà fatta con le dovute cautele in modo da individuare l’alimento o gli alimenti causali.
In ogni caso devono essere date le indicazioni più personalizzate possibili.
Cordiali saluti