Allergia severa all’uovo

    Pubblicato il: 25 Giugno 2013 Aggiornato il: 25 Giugno 2013

    DOMANDA

    Buongiorno dottore
    Mio figlio è nato con allergia grave all’uovo tenuta sotto controllo da subito con controlli periodici in ospedale. Ora ha cinque anni e nella sua vita un solo caso a rischio portato al pronto soccorso in codice giallo perché accidentalmente aveva assunto albume. Ha iniziato con forte edema per poi gonfiarsi iniziando dal viso. Ora le chiedo cosa ne pensa riguardo quel metodo di cui ho sentito parlare nel quale viene somministrato in piccolissime quantità giornalmente l’alimento allergizzante. Ci sono pareri contrastanti ed io vorrei avere le idee più chiare. La ringrazio.

    RISPOSTA

    La sensibilizzazione all’uovo in alcuni casi, non infrequenti, passa per cui la invito vivamente a ridefinire tramite dosaggi allergologici biomolecolari la diagnosi e per ricevere anche un’analsi sulla prognosi/severità dell’allergia all’uovo di suo figlio. Faccia però molta attenzione a che il suo specialista di riferimento abbia competenze immuno allergoogiche specifiche.

    Delle terapie “desensibilizzanti” ne penso molto bene ma siamo in un campo ancora di ricerca in cui non è stato acora standardizzata la metodologia terapeutica e sopratttto non è chiaro l’obbiettivo terapeutico: desensibilizzare definitivamente il paziente o renderlo meno vulnerabile all’assunzione accidentale dell’alimento? Le due prospettive sono molto diverse e solo nel secondo caso abbiamo a che fare con una chiara modifica della qalità di vita del paziente (e della sua famiglia).

    Il dibattito è in corso, la ricerca anche, e credo che darà risultati più tangibili nei prossimi anni.

    Saluti.

    Prof A Tiri

    Antonio Tiri

    Antonio Tiri

    Specialista in allergologia e immunologia clinica del Centro diagnostico italiano (CDI) di Milano. Nato a Potenza nel 1960, si è laureato all’Università degli Studi di Firenze dove si è specializzato in allergologia e immunologia clinica (foto di R. Bruno).
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