DOMANDA
Egregio Professor Schiavino,
Soffro da qualche anno di allergie. Il periodo critico va da aprile a fine settembre ed i sintomi sono: lacrimazione, prurito agli occhi, palpebre gonfie, arrossate e talvolta screpolate, formazione di cispe e starnuti.
L’ipotesi iniziale del mio oculista era di intolleranza ai raggi solari, ma avendo dei dubbi ho eseguito dei patch test, di cui riporto i risultati: cobalto cloruro -1%: +++; alcoli di lana -30%: +; benzalconio cloruro -0,1%: +; propoli -10%: +; nichel solfato -5%: ++ ed il test isac che è risultato negativo. In quanto avverto i fastidi anche nei periodi in cui non mi trucco e cerco di non fare uso di creme, e poiché ho notato un acuirsi dei sintomi in campagna, vorrei chiederle se il test isac presenta un margine di errore e se pertanto ritiene opportuno eseguire il prick test o ulteriori accertamenti. Ho inoltre provato a utilizzare i prodotti bio-nike ma la situazione non è cambiata.
La ringrazio.
Cordiali saluti,
Paola
RISPOSTA
Gentile Signora,
dati i sintomi mi pare necessario che lei completi la diagnostica allergologica con i prick test per lo studio dell’allergia ai pollini.
Se questi risultassero positivi ci sarebbe l’indicazione a seguire un trattamento desensibilizzante specifico
Cordiali saluti
Prof. D. Schiavino