DOMANDA
gentile dottoressa,
al mio bambino di 6 a sono state riscontrate, 4 anni fà, allergie ad alcuni antibiotici (claritromicina, ampicillina ed amoxicillina). gli hanno fatto gli esami del sangue e la somministrazione del farmaco sotto controllo. ho letto però che a volte i risultati possono essere “falsati”. siccome gli antibiotici ai quali pare sia allergico, sono quelli più importanti, pensa sia meglio ripetere gli esami ora che è più grande? è un bambino allergico anche ad altri elementi (animali, pollini, acari ecc). non prende quasi mai antibiotici durante l’inverno, come ne prende invece da aprile/maggio a luglio. sarebbe il caso di iniziare una profilassi per desensibilizzarlo e/o proteggerlo?
ringraziandola per il tempo che vorrà dedicarmi, auguro una buona giornata
barbara maggi
RISPOSTA
Gentile Signora, l’allergia a farmaci è spesso sovrastimata in età pediatrica. Infatti durante gli episodi febbrili l’uso frequente (per non dire eccessivo) dell’antibiotico porta ad attribuire allo stesso reazioni di tipo cutaneo (rash, esantemi) dovute, in realtà, a forme virali. Nello specifico, non conosco il tipo di reazione verificatasi, ma, in generale, se la somministrazione in ambiente protetto di un farmaco non determina alcun tipo di reazione, lo stesso può essere risomministrato, senza necessità di ulteriori indagini. Relativamente alle allergie ad inalanti, una terapia iposensibilizzante (vaccino) va intrapresa quando vi è una sintomatologia da trattare (infatti non tutte le positività ad allergeni si accompagnano a sintomi). In generale, è preferibile trattare pazienti con una sola sensibilizzazione, perchè la risposta al vaccino è ovviamente migliore. In caso di polisensibilizzazione, va individuato l’allergene “principale”, quello, cioè, che più di altri è responsabile dei sintomi. Nel suo caso, prima di pensare ad una terapia iposensibilizzante, è necessario approfondire il dato anamnestico, completandolo con l’esecuzione di esami ematochimici per la ricerca dele IgE totali e specifiche verso i comunit allergeni inalanti.
Cordialmente.
Maria Francesca Patria