Allergie alimentari dopo shock anafilattico

    DOMANDA

    Salve dottore
    Sono una ragazza di 37 anni che da 14 anni ho scoperto di avere allergie alimentari dopo uno shock anafilattico per aver mangiato 3 mandorle. Dopo aver fatto dei test ho scoperto di essere allergica al sedano e alle mandorle. L’anno scorso ho cominciato a stare di nuovo male, quando mangiavo andavo a vomitare, avevo sempre mal di stomaco e mi sentivo sempre più debole, mi sono rivolta ad un altro medico che dopo avermi fatto fare il test ISAC mi ha detto che ho allergie nn dirette agli alimenti ma di avere una cross allergia alle graminacee artemisia dove nel test ISAC sono risultata positiva alla coda di topo alla mercorella erba cali alla profilina rHev b 8
    Praticamente mi è stato detto di nn poter mangiare, prezzemolo sedano carote finocchio zucca coriandolo mela banana melone anguria anice miele di acacia cumino mandorle. La mia vita nn è più la stessa perché questa cosa è molto invalidante infatti evito di uscire da qualsiasi parte per paura di stare male tant’è che questa estate sono stata in vacanza in un villaggio dove avevo riferito le mie allergie ma nn sono stati molto attenti infatti sono dovuta correre al pronto soccorso perché avevo problemi respiratori mal di stomaco e soprattutto quando ho questi episodi svengo. Vado sempre in giro con l’adrenalina in borsa e vivo nel terrore di spostarmi. Volevo sapere da voi se esiste qualcosa che mi aiuti a poter evitare di stare male quando esco se esiste una protezione o qualcosa del genere che posso prendere se so di dover andare in un ristorante. La ringrazio anticipatamente per la sua attenzione ad aspetto una sua risposta

    RISPOSTA

    Gentile Lettrice,

    il quadro clinico che descrive non è in accordo con la sensibilizzazione alla profilina. In generale non consideriamo questa molecola in grado di causare sintomi gravi e generalizzati come i suoi. Il test ISAC è ormai superato da tempo e le consiglierei di eseguire il test FABER in modo da definire in maggior dettaglio la sua sensibilizzazione.
    Una volta che si sarà individuato correttamente l’allergene causale ci sarà sempre la necessità di evitare gli alimenti che lo contengono e avere a disposizione la terapia d’urgenza.
    Siamo in attesa dell’approvazione del farmaco Xolair per la protezione dei pazienti con allergia alimentare. In USA lo è già, speriamo avvenga quanto prima anche da noi perchè le potrebbe essere utile.

    cordiali saluti

    Adriano Mari

    Adriano Mari

    Adriano Mari

    SPECIALISTA IN DIAGNOSI E TERAPIA PERSONALIZZATA DELLE ALLERGIE. Co-fondatore e coordinatore dei Centri Associati di Allergologia Molecolare (CAAM) con sedi operative a Roma e nel Lazio. Nato a Terracina (Latina), si è laureato all’Università La Sapienza di Roma, dove si è specializzato in allergologia e immunologia clinica. È stato per 15 anni medico specialista nelle […]
    Invia una domanda