DOMANDA
Buongiorno dottore,
vorrei chiederle che correlazione c’è fra allergie e il Morbo di Crohn e se è possibile che le allergie alimentari cambino a distanza di mesi o pochi anni. Ad esempio dopo aver riscontrato l’allergia alle proteine del latte tramite esame del sangue (ab anticorpi), successivamente é stata riscontrata solo intolleranza al lattosio (tramite prick test e breath test). L’allergia al riso prima risultava da prick test, dopo un anno è assente. Vorrei inoltre un consiglio su quale esame è preferibile fra Isac test e Faber test.
Grazie
RISPOSTA
Caro Lettore,
le allergie (alimentari e non) sono patologie completamente non correlate al Morbo di Crohn. Quest’ultima malattia, infatti, fa parte delle malattie autoimmuni (e NON allergiche) dell’intestino: la cause del Morbo di Crohn NON è un’allergia, bensì una errata risposta del sistema immunitario verso strutture cellulari dell’intestino stesso.
E’ possibile che le allergie alimentari cambino nel corso del tempo? E’ molto comune che l’allergia alle proteine del latte e dell’uovo, nei bambini (non negli adulti), tenda a regredire completamente nell’arco di alcuni anni. Questo è praticamente l’unico esempio di allergia alimentare che regredisce spontaneamente. Talvolta è possibile che una allergia alimentar possa cambiare di gravità, passando da una reazione lieve ad una più grave o, più raramente, da una più grave ad una più lieve. Gli esempi che ha portato lei sono poco coerenti: allergia al latte e intolleranza al lattosio sono due malattie totalmente differenti, essendo la prima una forma allergica (e si diagnostica con prick test e/o dosaggio delle IgE specifiche) mentre la seconda è una incapacità di digerire lo zucchero principale del latte (il lattosio, appunto) e si diagnostica con il breath test: è possibile che le due patologie co-esistano, ma le manifestazioni sono molto differenti (l’allergia si manifesta praticamente sempre con orticaria, angioedema ed eventualmente anche ipotensione, mentre l’intolleranza al lattosio si manifesta con problemi unicamente gastroenterici). Il fatto che un prick test possa risultare prima positivo e poi negativizzarsi è possibile, specie quando non è realmente associato a sintomi di allergia dopo assunzione dell’alimento; in altre parole, quando era unicamente un test positivo e NON era allergia. Infine, a proposito dei test come ISAC e FABER, il consiglio è che non sia il paziente a scegliere se e quando effettuarli, ma il medico specialista in Allergologia, perchè sono esami la cui interpretazione è complessa e spesso fuorviante. Tra i due, ISAC è l’unico ad oggi con un’esperienza tale da poter essere suggerito (sempre e comunque dopo un’attenta anamnesi ed esami di primo livello come i prick test; se questi non chiarissero il problema clinico del paziente, è possibile passare ad esami quali il dosaggio delle IgE specifiche o, in casi ultraselezionati e nei quali si sospettano quadri allergici particolarmente complessi, è possibile effettuare l’ISAC previa richiesta dell’Allergologo).