Allucinazioni uditive

    DOMANDA

    Buongiorno Professore, sono la mamma di un bambino di 8 anni che non ha mai avuto alcun disturbo. Questa estate, dopo una tonsillite con febbre non superiore a 39°C, il bambino ha cominciato a dire che sentiva delle voci nella testa. Gli episodi sono durati una decina di giorni sia di notte, dopo aver avuto incubi notturni(si svegliava urlando completamente sudato e con il battito accelerato), ma anche di giorno in stato di veglia. Alla domanda “Cosa dicono queste voci?”, rispondeva “Urlano, non capisco” oppure una volta mi ha risposto “Mi dicono che non devo dirlo”. In principio ho pensato che avesse potuto turbarlo un gioco della PS che faceva a mia insaputa a casa di un amico(lui non è abituato e a casa non ce l’ha) anche perchè dopo il divieto al gioco gli episodi non si sono più presentati. Siamo andati in vacanza, è passato un mese e mezzo e tutto sembrava essere tornato alla normalità: nessuna voce e nessun incubo. Due sere fa ha avuto ancora la febbre, 38°C, ma ieri stava bene e niente più febbre. Questa notte è venuto da me dicendomi che si era svegliato e che aveva risentito le voci che urlavano; questa volta però non era spaventato e mi ha detto di non aver avuto nessun incubo. Sono molto preoccupata, cosa devo fare? E’ un caso che sia successo ancora dopo un episodio febbrile?
    La ringrazio per l’attenzione. Cordialmente. Paola

    RISPOSTA

    2014.9.16 Gentile Signora, fenomeni allucinatori, specie di tipo uditivo, possono manifestarsi nei bambini, anche se non frequentemente. Di regola con il tempo si risolvono senza problemi. Debbo però segnalarLe che ricerche degli ultimi anni hanno riscontrato che, in una piccola percentuale (non più di uno su dieci), possono persistere e associarsi ad altri disturbi. Possono inoltre essere co-presenti altri disturbi poco evidenti, ad esempio di tipo depressivo. In particolare, l’eventuale persistenza richiede assolutamente la valutazione di uno specialista.
    Nel caso del Suo bambino, la presenza di una causa che può aver agito come elemento scatenante (l’episodio febbrile) e la transitorietà, anche se con recidiva (ma mi pare di capire con sintomi molto più lievi) sono elementi favorevoli. Comunque è opportuno accertarsi che il bambino sia del tutto privo di altri problemi. Penso che Lei possa attendere senza preoccuparsi, ma se il fenomeno dovesse ripresentarsi o persistere è opportuno consultare uno specialista.

    Carlo Cianchetti

    Carlo Cianchetti

    “Specialista in Malattie Nervose e Mentali e in Neuropsichiatria Infantile. Già professore ordinario e direttore della Clinica e della Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria dell’Università di Cagliari. Attuali interessi preminenti: cefalee, ansia, depressione, psicosi.”
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