DOMANDA
Mia moglie, di anni 60, nel 2006 ha effettuato un ciclo di chemioterapia (classico) successivo ad un intervento di carcinoma mammario, non ormonale. Ciò ha accelerato lo stadio della menopausa, appena all’inizio. La conseguenza immediata del trattamento chemioterapico è stata la caduta totale dei capelli. La ricrescita non è avvenuta, però, con la stessa compattezza di prima ma al 60% circa e con una struttura più esile. Successivamente, circa tre anni fa, è comparso un inquietante fenomeno di caduta con estese aree di diradamento. Il dermatologo ha diagnosticato una “Alopecia androgenetica”. La cura è stata il trattamento immediato con un prodotto schiumogeno (di cui non ricordo il nome) a base di cortisone, da applicare solo per un mese, e una soluzione, aloxidil, da applicare indeterminatamente. I risultati sono stati apprezzabili.
Le chiedo, l’impiego di questo prodotto (aloxidil) in maniera ininterrotta è corretto, può determinare altri fenomeni indesiderati?.
La ringrazio
RISPOSTA
No.
Cordialmente,
Prof. Antonino Di Pietro