Alzheimer e violenza

    Pubblicato il: 15 Luglio 2011 Aggiornato il: 15 Luglio 2011

    DOMANDA

    Gentilissimo Prof. Pizzolato,

    mi trovo ad affrontare insieme alla mia famiglia un problema con mio nonno di anni 91, che da qualche anno soffre di Alzheimer, e man mano che il tempo passa aumentano i comportamenti violenti, oltre a gesticolare, a volte alza la sedia, come se volesse tirarla addosso, e lancia ciò che si trova in mano nei momenti di ira, a volte vuole stringere le mani intorno al collo di un eventuale persona che l’ha fatto arrabbiare… Cosa possiamo fare? Abbiamo paura che peggiori. La ringrazio per la sua disponibilità

    RISPOSTA

    I disturbi comportamentali sono molto comuni nella malattia di Alzheimer in fase più avanzata e sono quelli che creano maggiori problemi nella famiglia. Come sempre, il dialogo con un medico esperto della malattia è la migliore risposta. Vi sono peraltro farmaci, come certi tipi di neurolettici, che possono certamente essere di aiuto nella gestione dei comportamenti abnormi del paziente. E’ sicuramente anche molto importante cercare di mantenere un atteggiamento più “morbido” con il paziente, il quale non è sicuramente in grado di comprendere indicazioni troppo “incisive”, magari privilegiando strumenti di comunicazione non solo verbali.