amilasi lipaasi alterate

    DOMANDA

    Egregio Professore Casetti ho 49 anni vivo a Taranto a seguito richiesta di consulto a lei inviata in data 17 c.m. relativa all’oggetto. In dafa 23.12 ho eseguito i seguenti esami: colesterolo, trigliceridi, bilirubinemia(totale,diretta e indiretta) gamma-gt, amilasi lipasi tutti i valori negativi ad eccezione della amilasi 126(rif 28-100)lipasi 100(rif 12 48).Premetto che ho cambiato labor. analsi. Come può constatare continuano a essere alti valori amilasi e lipasi. Le riporto i valori precednti: il 18.11.10 amilasi 134 (rif fino 100) lipasi 38 (rif.fino 60) il 03.12.10 amilasi 104 (rif.fino 100)lipasi 320(rif.fino 286)Come riportato in precedenza ho eseguito due eco add.sup. il 08.10 e 16.12 entrambe negative.Inoltre avverto dolore sotto entrambe orecchie(parotidi)ed dolori(non forti)e fastidio parte alta addome lato sn che si irradiano spalla sn. Non fumo, bevo 1 bicchiere vino ai pasti. Sono molto preoccupato per i valori alterati. Cosa mi consiglia? cordiali saluti.

    Francesco.

    RISPOSTA

    AMILASI E LIPASI ALTERATE

    Le avevo già risposto, raccomandandole di non preoccuparsi più di tanto. Gli aggiornamenti che mi invia non aggiungono molto, se non il dato delle parotidi (che sono produttrici di amilasi!). Il cambio di laboratorio non aiuta, anzi confonde, per le diverse metodologie seguite; i confronti vanno sempre fatti fra dati omogenei! Se osserva bene i dati vedrà come l’amilasi da un valore del 26% superiore alla norma sia sceso rispetto al+34% precedente e la lipasi sia sostanzialmente uguale.

    Se le ecografie hanno potuto vedere il pancreas e l’hanno giudicato normale nessun problema. Se la visualizzazione del pancreas fosse stata scadente allora bisognerà pensare ad una TAC, ma per confermare la normalità del pancreas, non per particolari sospetti

    Tino Casetti

    Tino Casetti

    Primario di gastroenterologia all’ospedale di Ravenna. Nato nel 1948, si è laureato in medicina nel 1973 e poi specializzato in gastroenterologia all’università di Bologna, e in malattie infettive all’università di Ferrara. Dirige il dipartimento di malattie dell’apparato digerente e del metabolismo dell’ospedale di Ravenna (foto di R. Bruno).
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