amore platonico perenne

    Pubblicato il: 26 Luglio 2013 Aggiornato il: 26 Luglio 2013

    DOMANDA

    Buongiorno, un anno fa mi sono innamorata di un uomo (anche lui sposato come me di età 55 anni come me). Per me era la prima volta dopo 25 anni di matrimonio. In lui ho trovato quelle doti di delicatezza e sensibilità che difettano in mio marito, divenuto col tempo anaffettivo.
    Ci siamo sempre visti coi rispettivi partners, ma si vedeva comunque la forte attrazione che c’era in noi. Nessuno dei due ha intenzione di stravolgere la propria vita, però questo “rapporto” è rimasto platonico, fatto di occhiate, carezze furtive e dolci telefonate e non sfocia in nulla di più concreto. Lui mi cerca sempre e manifesta sempre il desiderio di vedermi (in 4 ovviamente), parla poco, è timido e io non oso chiedere nulla per paura di spaventarlo e farlo scappare, visto che anche solo platonicamente mi dà tanto e una storia così non mi era mai capitata. Però come è possibile che un uomo si faccia bastare una “relazione” così, solo spirituale? Non siamo mai andati oltre i baci sulla guancia

    RISPOSTA

    sembra che lei abbia desiderio di andare oltre, ed e’ comprensibile. Deve essere lui a prendere l’iniziativa o lei ? Entrambi siete molto prudenti. Forse ci sono buone ragioni legate alle reciproche storie dei vostri matrimoni. Vigliaccheria o coscienza? Sognare o mantenere il contatto con la realtà della propria esistenza? Non saprei rispondere. Forse e’ sufficiente appagarsi in questo modo. Andare oltre sconvolgerebbe troppo? A cosa porterebbe?
    roberto.pani

    Roberto Pani

    Roberto Pani

    Psicologo, psicoterapeuta e psicoanalista, è professore di psicologia clinica alla Scuola di psicologia dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
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