DOMANDA
Buonasera dottore,
le scrivo perché al momento non mi è possibile recarmi dal mio medico (sono studentessa fuorisede) e vorrei tranquillizzarmi. Sono una ragazza di 23 anni, alta 170cm e peso 57-58kg.
Ho eseguito le analisi per donare il sangue, ma mi è stato detto di poter donare solo il plasma ma non il sangue. Le riporto il referto:
ALT 39
Globuli bianchi: 3.34
Globuli rossi 4,22
Emoglobina 12,1
Ematocrito 36,4%
MCV 86,3
MCH 28,7
MCHC 33,2
RDW CV 12,7
RDW SD 40,1
Piastrine 183
Neutrofili 1,73 (51,8%)
Linfociti 1,27 (38%)
Monociti 0,26 (7,8%)
Eosinofili 0,07 (2,1%)
Basofili 0,01 (0,3%)
S/P Glucosio 84
Ferritina 61
Diciamo che da aprile ad oggi in effetti mi sono ammalata più del solito, ma ho attribuito il calo delle difese immunitarie allo stress (problemi in famiglia, trasferimento, ambiente nuovo e soprattutto clima diverso, molto umido) e al cambio di alimentazione, visto che probabilmente finché ero in famiglia mangiavo in modo più sano. Da maggio soffro anche di intestino irritabile, che il mio medico associa a stress: questo calo di globuli bianchi può essere dovuto a questo? Infine, qualche giorno prima di effettuare le analisi avevo avuto una nevralgia abbastanza forte dovuta alla cervicale (problemi muscolo-tensivi dovuti a bruxismo ecc)…può c’entrare qualcosa?
Secondo lei c’è da preoccuparsi con questi esami? Mio nonno e mio zio sono morti anni fa per leucemia, sinceramente sono un po’ preoccupata…
Grazie mille!
RISPOSTA
Buonasera. I suoi esami indicano soltanto una lieve neutropenia che può essere un fenomeno transitorio e comunque può avere avere svariate cause (immunologiche, farmacologiche, infettivologiche). Generalmente fra queste non è compreso lo stress, né l’alimentazione, per lo meno non in maniera diretta. Non vedo alcuna ragione di preoccupazione. Il mio consiglio è quello di ripetere un nuovo controllo dell’emocromo fra 30 giorni ed eseguire una visita specialistica ematologica per gli opportuni approfondimenti diagnostici solo in caso di conferma della neutropenia.
Cordiali saluti,
Francesco Onida