DOMANDA
Buongiorno, vorrei un suo parere riguardo l’esito delle analisi di mia figlia di 19mesi: WBC 8.43 10^3/uL
RBC 4,63 10^6/uL
Hb 10.6 g/dL
HCT 34.9%
MCV 75.4 u3
MCH 22.9 pg
MCHC 30.4 g/dL
RDW 14.6
PLT 508 10^3/uL
neutrofili 25.8%
eosinofili 3.8%
basofili 0.4%
linfociti 61.8%
Monociti 8.2%
neutrofili 2.18 10^3/uL
eosinofili 0.03 10^3/uL
linfociti 5.21 10^3/uL
monociti 0.69 10^3/uL
vit D 17.70 ng/mL
ferro 47 ug/dL
proteine totali 6.4 g/dL
transferritina 290 mg/dL
triiodotironina (FT3) 3.29ng/L
ferritina 5.77 ng/mL.
Io purtroppo ho come valori di riferimento negli esiti, quelli di un adulto. Può gentilmente esprimere il Suo parere e darmi qualche eventuale consiglio sulla dieta?
Grazie
RISPOSTA
Gentile Signora, una valutazione più completa dovrebbe chiederla al suo Pediatra, ma in linea generale approfitto della sua domanda per segnalare un paio di punti che purtroppo sempre più frequentemente capita di trovare negli esami del sangue dei bambini, soprattutto di età 1-3 anni, vale a dire i bassissimi livelli di vit. D e di Ferro. Riguardo alla vit. D, la cui importanza è sempre più chiara non soltanto per la corretta apposizione di Calcio nell’osso ma anche per il corretto sviluppo e funzionamento del sistema immunitario, per la possibile prevenzione di alcuni tumori, ecc., vi è spesso l’abitudine, da parte dei colleghi Pediatri di Famiglia, di sostenerne sì l’apporto durante il periodo dell’allattamento al seno, ma di sospendere poi tale integrazione dopo quel periodo, confidando nell’esposizione al sole. Purtroppo è un dato di fatto che i nostri bambini sono esposti al sole per periodi sempre troppo brev, e certamente insufficienti a creare delle riserve che durino al di fuori dell’estate e per tutto il resto dell’anno. Personalmente ho da sempre l’abitudine di consigliare una supplementazione di tale vitamina durante tutto il periodo “delle maniche lunghe” fino almeno all’età di 20 anni! E ciò nonostante non è infrequente che perfino i miei pazienti si trovino con livelli ematici di vit. D subottimali, sebbene magari non così bassi come quelli della sua bambina. Dunque le consiglio di prendere la buona abitudine di dare una supplementazione di vit. D, nelle dosi di 600-800 unità al giorno, fin dal prossimo inverno, mentre al momento è probabilmente necessaria una supplementazione più incisiva. Ma su questo potrà meglio guidarla il suo Pediatra. Quanto al Ferro, anch’esso tanto basso da aver ormai determinato in sua figlia uno stato di anemia, sebbene non marcatissimo, l’OMS sostiene da quasi vent’anni che è impensabile – purtroppo – ritenere di poter raggiungere, in corso di divezzamento (e più modernamente le direi: fino ai 3 anni compiuti), un’assunzione ottimale di questo minerale attraverso la somministrazione della carne, a meno di non somministrarne quantità francamente irrealistiche. Dunque, a parte la correzione nell’immediato della carenza, e lo studio di eventuali cause che possano averla determinata a parte il deficit di apporto (mi viene in mente la celiachia, ma naturalmente ci sono tanti altri possibili malassorbimenti), il consiglio è per prima cosa di assicurarsi che l’alimentazione di sua figlia sia la più varia possibile, dal momento che il Ferro è molto diffuso in natura, e in realtà l’80% di quello che introduciamo ogni giorno *non* viene dalla carne, bensì dal ferro non-eme, dunque prevalentemente da verdure, cereali non troppo raffinati, ecc. Le consiglio comunque di tenere periodicamente sotto controllo lo stato del Ferro, coscché il suo Pediatra possa eventualmente prendere i necessari provvedimenti con celerità. Un cordiale saluto, Prof. Andrea Vania – Pediatra Nutrizionista