anchilosi

    Pubblicato il: 22 Giugno 2010 Aggiornato il: 22 Giugno 2010

    DOMANDA

    Salve Dottore.
    Sono un ragazzo che nell eta’ adolescenziale ho’ avuto un osteocondrosi non riconosciuta e mi ha’ portato a questa patologia:
    Ipercifosi dorsale rigida a 50gradi con fulcro in d4.Concomita una riduzione della fisiologica lordosi lombare.
    Discopatia in c6-c7.Nel tratto dorsale ernia in d5-d6 ad estrinsecazione posteriore mediana e paramediana sinistra che impronta la faccia anteriore del sacco durale con margine contatto della tasca radicolare d6 di sinistra.
    Esiti osteocondrosi giovanile nel tratto lombare e dorsale con diffusa riduzione di spessore dei dischi intersomatici associata a profonde irregolarita’ nei profili dei piatti vertebrali giustapposti con lieve riduzioni degli spessori anteriori di piu’ corpi vertebrali nel tratto dorsale intermedio.Mal rotazione dell emibacino di dx.Piede equino bilaterale.
    Questa patologia e’ considerata anchilosi del rachide dorsale… Oppure..?
    La ringrazio per la risposta che mi fornira’.
    Distinti Saluti.

    RISPOSTA

    Il neuroma di Morthon consiste in un ingrossamento di tipo nodulare di un
    nervo interdigitale plantare .Questi percorre lo spazio tra due metatarsali e questo spiega come una sua compressione da parte di questi ultimi possa determinare un conflitto e una reazione morfologica del tessuto nervoso.Spesso infatti,calzature particolarmente strette possono determinarlo e raramante fratture a carico dei metatarsali medesimi.
    La cura ,se la diagnosi e ‘ confermata da indagini eco e RNM ,e’ di tipo chirurgica,anche se e’ indubbio il valore di plantari opportunamente confezionati.
    Distinti saluti

    Arturo Guarino

    Arturo Guarino

    Direttore della struttura complessa di traumatologia dello sport all’Istituto ortopedico Gaetano Pini di Milano. Nato a Torre Annunziata (Napoli) nel 1955, si è laureato in medicina e chirurgia nel 1980 all’Università degli Studi di Milano, specializzandosi poi in ortopedia e traumatologia e in medicina dello sport. Dal 1991 al 1994 è stato medico sociale dell’Inter.
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