anemia di fanconi

    Pubblicato il: 11 Maggio 2013 Aggiornato il: 11 Maggio 2013

    DOMANDA

    Mi chiedo se una donna affetta da anemia di Fanconi possa avere un figlio.Quarant’anni, in salute, assume solo danatrol. Effetti della malattia piuttosto limitati, analisi del sangue nella norma

    RISPOSTA

    Buongiorno. Dipende dal difetto genetico sottostante. Nella maggior parte dei casi, infatti, il difetto genetico è autosomico (risiede quindi su un cromosoma diverso dal cromosoma X) ed è recessivo. In questo caso, se il compagno non è portatore a sua volta del difetto genetico, gli eventuali figli corrono solo il rischio (50%) di essere a loro volta portatori, ma non di essere affetti dalla patologia. Un “counseling genetico” in un centro di riferimento può essere utile ad escludere l’evenienza del compagno portatore, che in questo caso esporrebbe i figli ad un rischio di nascere con la malattia pari al 25%.
    Se invece il difetto genetico risiedesse sul cromosoma X (difetto eterosomico), allora gli eventuali figli maschi avrebbero un rischio di nascere con la malattia pari al 50% mentre le figlie femmine avrebbero un rischio pari al 50% di nascere portatrici.

    Francesco Onida

    Francesco Onida

    Professore Associato in malattie del sangue nel Dipartimento di Oncologia e Emato- Oncologia dell’Università Statale di Milano, lavora presso la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, dove è responsabile del Centro Trapianti di Midollo Osseo. Laureatosi in medicina e chirurgia nel 1995, si è poi specializzato in Ematologia nel 1999. Rientrato in Italia […]
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