DOMANDA
Buonasera gentilissima dottoressa,
Le scrivo per chiederle un parere sulla situazione clinica di mia madre.
Ella, 67enne, è stata operata il 15 giugno u.s. di cordoma sacrale esteso ed infiltrato nel retto, ano e muscolo del gluteo. Ha subito un intervento molto demolitivo, della durata di circa 8 ore, per appunto eliminare la “massa” abbastanza estesa.
L’intervento sostanzialmente è andato bene, siamo ancora in attesa del risultato istologico. Il problema è che da quando ha fatto l’intervento ha una forte anemia (valori dell’emoglobina si aggirano intorno ai 7,9-8), globuli rossi 2.700.000 circa, globuli bianchi 3500 e sideremia 25. Inoltre, la sera compaionio decimi di febbre (37,2 -37,3).
Prima dell’intervento chirurgico l’emocromo non ha mai evidenziato anomalie.
A marzo l’emoglobina era 13.4.
Secondo lei come bisognerebbe comportarsi? Noi stiamo minitorando con prelievi settimanali (sino ad ora 3 settimane) ma più o meno i valori restano uguali. C’è da preoccuparsi? Chiaramene lei si sente debole e ha spesso mal di testa.
La ringrazio per il suo gentilissimo parere e la saluto cordialmente.
RISPOSTA
Gent.ma Sigra
E’ possibile che dopo un intervento chirurgico maggiore, alcuni pazienti presentino una condizione di anemia anche con valori tra 7 e 8 gr/dl correlabile alla perdita intraoperatoria e ad una soggettiva capacità di recupero in termini temporali variabile. E’ necessario però una valutazione clinico ematologica che preveda indagini di laboratorio( reticolociti, LDH, Bil.tot e frazionata, dosaggio Eritropoietina etc) e strumentali ( ecografia addome etc ) per definire le possibili altre cause che stanno determinando la persistenza dell’anemia.
Un cordiale saluto