ANEURISMA

    DOMANDA

    Gentile Dott. MASTROROBERTO,

    dopo un normale elettrocardiogrammami hanno prescitto la manovra di Valsalva per capire se ero soggetto ad aneurismi e
    infatti mi hanno in seguito riscontrato:
    AMPIO ANEURISMA DEL SETTO INTERATRIALE CON TEST POSITIVO PER IMPORTANTE SHUNT DX – SN.

    Il cardiologo non mi ha allarmato sulla situazione, ma vorrei avere il parere di un esperto come Lei in merito,
    non le nego di essere preoccupato.
    Mi è stato detto che può essere un caso congenito e che può esserci sempre stato, infatti anche nel passato ho sempre avuto difetti nell’elettrocardiogramma, e che dunque non c’è da agitarsi, non è detto che debba operarmi.

    Mi piacerebbe sapere cosa né pensa.
    Aspetto suoi consigli.

    Cordialità

    RISPOSTA

    Gentile Sig.
    Per il momento sono d’accordo con il suo cardiologo in merito alla considerazione che è prematuro fare previsioni in base a quanto mi ha esposto.
    Difatti l’elettrocardiogramma da solo non è sufficiente per diagnosi di aneurisma del setto interatriale con o senza shunt sin.-dx. Pertanto sarebbe importante che lei si sottoponesse ad esame ecocardiografico transesofageo (più accurato rispetto all’ecocardiografia transtroracica per questo tipo di anomalie che sono sicuramente congenite). Nel caso fosse riscontrato il solo aneurisma del setto interatriale sarebbe poi sufficiente solo terapia medica con antiaggregante piastrinico (per intenderci “aspirina”). Se,invece, fosse confermata la presenza anche di uno shunt “sin-destro” allora dovrebbe contattare un cardiologo interventista per valutare la possibilità di chiudere il difetto che determina lo shunt ,per via percutanea. Nel caso non fosse possibile la chiusura “percutanea” potrebbe essere utile un consulto di tipo cardiochirurgico.
    Allo stato attuale,comunque, mi sembra prematuro esprimersi senza l’ausilio,ripeto, di un esame ecocardiografico preferibilmente” transesofageo”.
    Cordiali saluti

    Pasquale Mastroroberto

    Pasquale Mastroroberto

    ESPERTO IN PATOLOGIE DELL’AORTA. Professore associato di chirurgia cardiaca all’Università Magna Graecia di Catanzaro. Nato a Matera nel 1959, si è laureato presso l’Università Federico II di Napoli e si è specializzato in chirurgia toracica all’Università di Catanzaro. Dal 2008 è responsabile del centro universitario per lo studio e la terapia delle patologie dell’aorta all’Università […]
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