DOMANDA
Salve! Vorrei un parere per mio padre riguardo la sua situazione cardiologica.
Il giorno 08/04/2012 improvvisamente ha preso un ictus cerebrale con emiparesi dx, recuperata più che abbondantemente con intensa FKT. L’ictus è generato dall’aneurisma (4.27mm) dell’aorta toracica di (sconusciuta fino a quel momento).
E’ stato dimesso con terapia di DUOPLAVING e ARIXTRA in attesa di intervento considerato di poca importanza perchè la terapia più che sufficiente.
Dopo circa un mese si ripresento episodio di piccolo ictus. La valutazione del neurologo, contrariamente a quella tranquilla del cardiologo, è di sollecitare per l’intervento perchè sempre a rischio e sostituire la terapia in atto con quella più efficace di PLAVIX + ASCRIPTIN.
La mia domanda è cosa devo fare per agire al meglio in questo caso? Cambio cardiologo perchè troppo superficiale? Cambio neurologo perchè troppo drammatico? Mio padre ha solo 68 anni, sarebbe un pò presto vederlo andar via o ancor peggio vederlo immobilizzato da un ictus più severo.
La ringrazio e la saluto.
RISPOSTA
Premesso che la scelta di uno specialista di fiducia spetta esclusivamente al paziente per cui,ovviamente, non esprimo alcuna opinione, mi sembra che la storia clinica di suo padre (dai pochi dati forniti) sia prettamente neurologica. Difatti, se l’aneurisma cui si riferisce, interessa il distretto dell’aorta toracica discendente è improbabile una connessione ictus/aneurisma. Se, invece, la patologia aneurismatica coinvolge aorta ascendente ed arco, le attuali dimensioni non determinano una indicazione assoluta ad eventuale intervento chirurgico. In altre parole sarebbe opportuno una più accurata disamina clinico-diagnostica (ad. es. : quale risultato ecodoppler tronchi epiartici?, ed ancora : si tratta di ictus ischemico o emorragico?) ed una stretta collaborazione tra cardiologo e neurologo.
Cordiali saluti
Pasquale Mastroroberto