aneurisma dell’aorta addominale – replica

    Pubblicato il: 1 Dicembre 2020 Aggiornato il: 1 Dicembre 2020

    DOMANDA

    Professor Mastroroberto ha ragione, me ne scuso, non me ne ero accorto; l’errore è stato racchiudere il testo del referto tra i due segni , per dividerlo dal resto del messaggio.
    Lo ricopio quindi qui:

    ESAMI: – TC TORACE (senza e con contrasto) * – ANGIO TAC ADDOME
    Testo del Referto: (Indagine condotta con apparecchiatura TCMS 64 prima e dopo mdc per vena)
    Esame finalizzato alla valutazione dell’aorta toraco-addominale.

    Presenza di aspetti ateromasici anche calcifici.
    Regolare il calibro dell’ aorta toracica e del tratto sovrarenale dell’aorta addominale.
    AI livello di un piano passante 10 cm circa al di sotto dell’ emergenza della arteria renale sin, si apprezza dilatazione aneurismatica dell’ aorta addominale che si esaurisce in corrispondenza del carrefour( estensione C-C di 6 cm circa ); è presente una apposizione trombotica eccentrica e i diametri max sono sul piano assiale rispettivamente di: – DT 37 mm circa e DA-P 35 mm circa – ; lume vero con DT di 26 mm circa e DA-P di 28 mm circa. La stessa aorta addominale sotto-renale presenta fini irregolarità parietali.
    Arteria iliaca comune di sin ectasica con calibro max di 20 mm circa con apposizione trombotica eccentrica( lume vero con calibro max di 15 mm circa) ; arteria iliaca comune di dx
    con calibro max di 13 mm circa.
    Variante anatomica rappresentata dall’ origine diretta dell’ arteria epatica dall’ aorta.
    Non chiare arterie renali accessorie.
    Vena renale sinistra a decorso retroaortico.

    TORACE:
    Cavità pleuriche libere da versamento.
    Non falde di versamento pericardico.
    Alcuni elementi linfonodali ,con asse corto inferiore al centimetro, si repertano in ambito mediastinico.
    Segni di enfisema centro-Iobulare e parasettale prevalentemente espressi ai lobi superiori.
    Non franche aree di consolidamento parenchimale.
    Micronoduli ( almeno uno calcifico ) si apprezzano, sparsi, in entrambi i campi polmonari.

    Grossolana ernia iatale da scivolamento.

    ADDOME:
    Cavità addominale libera da versamento.
    Non elementi linfonodali di significato patologico per criterio morfo- dimensionale in corrispondenza delle principali stazioni addomino-pelviche.
    Fegato lievemente ingrandito a margini sostanzialmente regolari nel cui contesto (lobo sinistro)
    si reperta centimetrica ipodensità di natura cistica.
    Colecisti in sede priva di formazioni litiasiche di descrizione TC.
    Non evidenti dilatazioni delle vie biliari intra ed extraepatiche.
    Pancreas esente da aree di patologica impregnazione; si repertano nel suo contesto alcune
    piccole calcificazioni.

    Milza come di norma.
    Espansi, a tipo adenomi ( dm di 20 mm circa da ambo i lati) , in sede surrenalica bilateralmente.
    Lacune cistiche corticali e parapieliche in ambito renale bilateralmente.
    Non segni di stasi urinaria.
    Vescica in sede a pareti ispessite, finemente dentellate
    Prostata con DT di 4 cm circa a densitometria disomogenea.

    Estroflessioni diverticolari a carico della cornice colica maggiormente espresse a livello del
    colon sinistro e del sigma.
    Modesta quota di idrocele bilateralmente.
    Manifestazioni degenerative spondilo-discoartrosiche a carico del rachide dorso-lombare; si associano segni degenerativi osteocondrosici.

    RISPOSTA

    Sicuramente l’aorta addominale presenta elementi patologici (dilatazione aneurismatica e trombo parietali).In ogni casi i diametri massimi attuali sono inferiori ai 4 centimetri per cui nel rapporto rischio/beneficio è più indicata una stretta valutazione con TC da ripetere ogni 6 sei mesi circa per tenere sotto controllo il diametro dell’aorta.

     

    Pasquale Mastroroberto

    Pasquale Mastroroberto

    ESPERTO IN PATOLOGIE DELL’AORTA. Professore associato di chirurgia cardiaca all’Università Magna Graecia di Catanzaro. Nato a Matera nel 1959, si è laureato presso l’Università Federico II di Napoli e si è specializzato in chirurgia toracica all’Università di Catanzaro. Dal 2008 è responsabile del centro universitario per lo studio e la terapia delle patologie dell’aorta all’Università […]
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