aneurisma gigante

    Pubblicato il: 15 Marzo 2010 Aggiornato il: 15 Marzo 2010

    DOMANDA

    Sono, come da referto T.A.C. Encefalo, una portatrice di aneurisma gigante della giunzione vertebro-basilare e soffro di cefalea a grappolo da diversi anni.
    Mi è stato proposto oggi di sottopormi ad una rachicentesi indagativa e desidererei conoscere il Suo esimio parere in merito alla convenienza o meno di accettare di sottopormici e , nel caso , a quali controindicazioni potrei , invece , appellarmi per non assoggettarmici.
    Grazie fin d’ora per l’attenzione che a questa mia vorrà dedicare e , in attesa di un Suo cortese riscontro Le auguro buone giornate.

    RISPOSTA

    Gent.mo Sig.ra,
    il suo quesito è impegnativo da rispondere sulla base delle informazioni pervenute. La cefalea a grappolo è molto rara in una donna (se questa è l’effettiva diagnosi), ma non ha rapporto con l’aneurisma gigante cerebrale che, a sua volta, meriterebbe un’attenta valutazione neurochirurgica. Non comprendo invece la ragione di una rachidentesi esplorativa (soprattutto se non c’è il sospetto di una emorragia subaracnoidea), che , comunque, ritengo di scarsa utilità, se non rischiosa.
    Cordiali saluti

    Prof. Giuseppe De Benedittis

    Giuseppe De Benedittis

    Giuseppe De Benedittis

    ESPERTO IN IPNOSI. Dirige il Centro interdipartimentale per lo studio e la terapia del dolore all’Università degli Studi di Milano. Nato a Trani (Bari) nel 1944, laurea in medicina all’università di Padova nel 1968. A Milano si è specializzato in neurochirurgia, psichiatria e anestesiologia. Presso il Policlinico dell’ateneo lombardo dirige il Centro interdipartimentale per lo […]
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