DOMANDA
Gentilissimo prof. Ceconi,
il mio cardiologo mi ha detto di fare una angio RM per determinare con esattezza la dilatazione del bulbo aortico che da varie ecografie risulta leggermente dilatato (dai 40 ai 43 mm).
Non ho capito però se è da fare con l’iniezione del mezzo di contrasto o meno. Le chiedo questo perché penso di essere allergico al mezzo di contrasto e preferirei eseguire l’esame senza.
È un esame dannoso?
Grazie mille per la risposta,
Luca
RISPOSTA
Gentilissimo Luca,
40-43 mm è una lieve dilatazione; credo che il suo cardiologo voglia sapere le dimensioni a livello degli altri segmenti dell’aorta toracica in quanto, nella grande maggioranza dei casi, l’ecografia è già sufficiente nello studio del bulbo.
La RM in sè non è pericolosa in se, ma le persone che soffrono di claustrofobia non ne tollerano l’esecuzione. Come tutte le procedure mediche può avere effetti indesiderati e il rapporto rischio/beneficio va valutato in funzione delle informazioni che si devono ottenere.
L’angio RM si esegue con “mezzo di contrasto”, ma questo è diverso dai contrasti iodati che si usano in radiologia convenzionale (es. TAC) e non ha allergia crociata con quest’ultimi.
Il contrasto per la RM si chiama gadolinio e può avere, esattamente come i contrasti iodati, effetto negativo sulla funzione renale.
Ad ultimo va detto che la RM è controindicata per i portatori di protesi metalliche o pace maker.