angioma cavernoso

    DOMANDA

    Egregio Professore,
    mia sorella di 78 anni ipertesa e cardiopatica , nel 2006 e nel 2009 ha avuto una crisi epilettica che ad oggi e’ ben controllata con 2 keppra 1000 al giorno.dal 2006 ad oggi le varie RM effettuate hanno evidenziato,tra l’altro,in regione frontale destra cortico-sottocorticale un’alterazione di segnale tondeggiante di circa 18mm di diametro con caratteristiche di segnale in parte ascrivibili a presenza di prodotti di degradazionedell’emoglobina e compatibile con ANGIOMA CAVERNOSO sostanzialmente stabile dal 2006.Purtroppo ora e’ subentrata una FIBRILLAZIONE ATRIALE e il cardiologo afferma che,oltre alla terapia cardiologica,necessita anche di farmaci anticoagulanti(COUMADIN)che a suo parere possono favorire il SANGUINAMENTO dell’angioma.Provvisoriamente ,in attesa di ulteriori accertamenti, e’ in trattamento con CLEXANE 4000×2 al giorno terapia che certamente non potra’ fare a vita .Ora gradirei,dettato dalla SUA grossa esperienza,un consiglio su quale terapia seguire e nel contempo che percentuali di rischio di sanguinamento ci sono per l’ANGIOMA.
    In atteso di un SUO prezioso consiglio LA ringrazio infinitamente.

    RISPOSTA

    Gentile lettrice,
    l’anticoagulante orale aumenta il rischio di emorragia cerebrale in presenza di un angioma cavernoso cerebrale. Comprendo la necessità di una terapia preventiva dell’ embolia cerebrale (per la fibrillazione atriale) con il coumadin. L’ideale sarebbe di riconvertire il ritmo cardiaco alla normalità (riportandolo ad un “ritmo sinusale”), evitando quindi la necessità di usare il coumadin. Ove ciò non fosse possibile, occorrerà bilanciare con molta attenzione il beneficio della prevenzione primaria dell’ictus con coumadin (significativo) versus il rischio (non ben quantificabile) di emorragia cerebrale da coumadin.
    Cordiali saluti.
    prof. Umberto Aguglia.

    Umberto Aguglia

    Umberto Aguglia

    SPECIALISTA IN EPILESSIA. Professore ordinario di neurologia all’Università Magna Graecia di Catanzaro. Nato a Reggio Calabria nel 1954, si è laureato e specializzato in neurologia all’Università di Napoli. Si è specializzato anche in elettrocefalografia clinica all’Università di Aix-Marseille, in Francia. Dirige l’unità di neurologia e il centro regionale epilessie all’ospedale Bianchi Melacrino Morelli di Reggio […]
    Invia una domanda