Angioma L1 per metà sx del soma

    DOMANDA

    La ringrazio tantissimo della sua risposta carissimo Dottore, so che il problema non dipende dall’angioma ma potrebbe diventarlo se la stessa dovrebbe ingrandirsi a quanto riferitomi dal mio ortopedico, quindi è opportuno controllarla a distanza di tempo.

    Il mio quesito posto in precedenza, era anche di sapere carissimo Dottore, se il trattamento con la cellule staminali consigliatomi dall’Ortopedico andando a prelevarle dal mio midollo osso ed inserendole in un secondo momento con cannula o quant’altro all’interno dell’angioma ripristinando come per magia completamente la parte mancante in osso della vertebra adesso occupata dall’angioma, è secondo lei un metodo valido, senza eventuali rischi, risolutivo del problema.

    Desidererei sapere inoltre come si volge l’intervento, se avviene in anestesia locale o totale, se locale se è doloroso, i tempi di recupero e quant’altro…mi spieghi lei meglio visto che il mio stato d’animo ultimamente è alquanto ansioso visto il problema, oppure mi indichi lei altra soluzione.

    Tengo a ricordarle che Il mio ortopedico dopo una visita accurata mi ha consigliato la seguente cura:

    1)ALASOD 600 compresse (una compressa al giorno lontano dai pasti)

    2)DIBASE 50000 ( un flacone intero ogni 30 giorni e tre mesi)

    3) Una coppia di suolette con a sx rialzo in piano da 8mm (gamba sx più corta di circa 1 cm).

    Inoltre mi ha consigliato di fare una TAC ad alta risoluzione con ricostruzione 3D (angioma si L1 (metà sinistra del soma) per riconsiderare meglio la situazione ed intervenire come precedentemente illustratovi).

    Allo stato attuale dopo la visita con l’ortopedico, ho avuto un consulto con un bravissimo fisioterapista, il quale dopo avermi visto e visitato mi ha riferito che il mio problema riguardo i dolori che mi attanagliano quali frequenti contratture e strappi muscolari nelle parte dx e sx della schiena sotto le scapole nella zona lombare, è dovuto esclusivamente ad un fatto posturale, consigliandomi delle sedute di riabilitazione e correzione posturale.

    Scusi se mi sono un po’ prolungato nell’elencare gli eventi, ma ho bisogno di sapere se i consigli ricevuti sono soluzione idonee e risolutive al mio problema. Grazie attendo risposta.

    RISPOSTA

    Carissimo, non ho esperienza di un simile trattamento, per cui non posso rispondere ai quesiti che lo riguardano: penso che l’ortopedico che lo ha proposto possa essere perfettamente in grado di risponderle. Personalmente credo che non vi siano in generale trattamenti “risolutivi”, garantibili e soprattutto senza rischi. Farei comunque la TAC per vedere meglio l’osso rispetto alla RMN o rx. Se la sintomatologia si concentra subito sotto le scapole non posso essere sicuro che dipenda dall’angioma di L1.

    Le confermo che comunque solo sulla base di informazioni scritte non e’ possibile dare ulteriori pareri. Le consiglio quindi un eventuale secondo parere da parte di un ortopedico specializzato nella chirurgia del rachide o di un neurochirurgo.

    Cordiali saluti

    Francesco Ceccarelli

    Francesco Ceccarelli

    Professore ordinario di ortopedia e traumatologia presso l’Università di Parma dove dirige anche la scuola di specializzazione. Nato a Perugia nel 1955, si è laureato in medicina nel 1980 e si è specializzato in ortopedia nel 1983 e in fisioterapia nel 1987. È autore di oltre 350 pubblicazioni scientifiche in Italia e all’estero.
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