Angoscia da separazione

    Pubblicato il: 16 Ottobre 2019 Aggiornato il: 28 Ottobre 2019

    DOMANDA

    Gentile professore, ho 37 anni, all’età di 3 anni mi hanno diagnosticato una grave forma di angoscia da separazione, infatti ho frequentato molto poco le scuole e solo con mia madre nelle vicinanze. Mai nessuna attività extrascolastica. A tutto ciò si è unita una forma di fobia sociale e disturbo distimico. Ho assunto diversi farmaci, ho migliorato un po’ la mia condizione, ho aumentato un po’ la mia autonomia, anche se vivo nel terrore che possa capitare qualcosa di brutto ai miei cari e per questo sto sempre a chiamarli. La prego mi dia un consiglio, c’è un modo per migliorare il mio stato oppure devo rassegnarmi ad un problema genetico del mio cervello?

    RISPOSTA

    Se ha preso farmaci dovrebbe avere anche uno o più figure di riferimento terapeutico. L’angoscia di separazione, come la quasi totalità dei disturbi psichici funzionali, non ha una natura esclusivamente genetica. Semplificando, si tratta sempre di una combinazione tra fattori ambientali remoti e attuali e fattori biologici, genetici ed epigenetici. Per migliorare, se non lo ha già fatto, si rivolga ad uno psicoterapeuta per avviare un supporto psicoterapeutico.

    Arturo Campana

    Arturo Campana

    Ha lavorato per 20 anni in Servizi pubblici di salute mentale, ricoprendo funzioni di coordinamento in ambito territoriale, ospedaliero e comunitario.  Dal gennaio 2018 lavora come psichiatra libero professionista associato con psicoterapeuti, medici di assistenza primaria e specialisti sia in ambito ambulatoriale privato, sia in quello di strutture sanitarie assistenziali o psichiatriche accreditate. Nato a […]
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