DOMANDA
Sto cercando di capire disperatamente da cosa dipendano dei dolori invalidanti (non vado neanche a lavorare) che sono iniziati il 30 ottobre e durano da 4 mesi. Ho iniziato le indagini i primi di novembre con un tampone risultato positivo a ureaplasma e clamidia e relativa annessite diagnosticata da visita ginecologica e transvaginale. Dopo 22 giorni di antibiotico, ho sconfitto i batteri ma sono rimasti i dolori, anzi sono aumentati.. a parte i dolori, la cosa terribile era il senso d infiammazione e di viscere in liquido infetto con micropunture fastidiosissime. Il dolore sia a dx che snx altezza ossa iliache fianchi, cosce. Anche continuo dolore mestruale ogni giorno a prescindere dal mestruo. Seguono risonanza pelvica, tac addome, colonscopia, isteroscopia. Nulla di fatto! A un certo punto ho dovuto interrompere la pillola anticoncezionale perché è arrivata anche una trombosi venosa profonda. Devo dire che dopo la sospensione la sensazione di infiammazione e micropunture intorno è diminuita, sono rientrati i valori di ves e pcr ed è passata la febbricola. Eppure dopo piccola tregua, i dolori dall’ovulazione (la prima post pillola) al ciclo sono aumentati tanto, si sono aggiunti dolori alle gambe e all’ano. È possibile, quindi, che sia ancora presente un’annessite subacuta nonostante i batteri siano stati sconfitti? Ho dolore forte anche quando la sonda tocca le ovaie, addirittura devono sospendere eco xché piango dal dolore. Eco 3d accurata che ha escluso endometriosi.
RISPOSTA
Gentile utente, è possibile che vi sia ancora un residuo dell’infezione acuta pregressa; consiglio di eseguire una rivalutazione in tal senso per valutare il tipo di terapia da assumere.