DOMANDA
Buongiorno Dottoressa, le scrivo per chiederle un aiuto. Sono una donna con una famiglia di cui vado orgogliosa, un marito che amo e che mi ama e mi rispetta e dei figli che adoro! Da anni però mi porto dentro un grande problema. Il rapporto con mio padre. A mia memoria l’infanzia è stata serena senza problemi, non ho mai ricevuto nemmeno una schiaffo dai miei genitori abbiamo sempre parlato per affrontare i problemi poi ad un certo punto qualche cosa è cambiato. Verso l’adolescenza, non saprei dirle esattamente quando ho iniziato ad aver timore di mio padre. Non riuscivo ad avvicinarmi a lui e ad avere alcun contatto fisico con lui. Ricordo di aver provato (a fatica e con molte paure) a parlare con mia madre ma lei liquidò il discorso con poche parole dicendomi di non fare strane allusioni e che mio padre mi adorava. Io sono cresciuta con queste emozioni, e tutt’ora il nostro rapporto è cosi. Io faccio addirittura fatica a guardarlo in faccia e a stargli accanto, ogni suo gesto affettuoso mi irrita e mi da fastidio e non riesco assolutamente ad avvicinarmi a lui. è come se non lo sopportassi, come se mi avesse fatto qualche cosa che io non posso perdonare. Razionalmente so che non è successo nulla nel mio passato che possa aver portato a questo ma non riesco a trovare una ragione a tutto questo. Vivo malissimo questo aspetto della mia vita. A detta sua io sono poco affettuosa e lui non ne capisce la motivazione e mi accusa di non volergli bene.
Cosa posso fare?
grazie!
RISPOSTA
E’ strano che lei non ricordi cosa possa essere accaduto così da rendere difficile il rapporto con suo padre. E’ probabile che lei abbia una sorta di scissione che le rende difficile recuperare dalla memoria le ragioni di questo suo distacco. Forse con una serie di colloqui con uno psicologo potrà venire a capo di questa sua difficoltà affettiva e relazional.