ANSIA

    Pubblicato il: 1 Aprile 2010 Aggiornato il: 1 Aprile 2010

    DOMANDA

    Gentile dottoressa,spero tanto nelle Sue risposte.Caratterialmente sono sempre stata ansiosa,ma dopo la notizia del tentato suicidio di un parente del mio compagno,mi ritrovo veramente scossa.Non reisco a non pensare ad altro,ho un compagno meraviglioso,genitori sani,vita bella,ma questa notizia è stato un massacro per me.Voglio sostenere il mio compagno ma sinceramente ho da fare le mie per tenere su me stessa.Non voglio crollare,ma dentro sento una cosa indescrivibile.Ho perfino pensato a fregarmene,ma non riesco.Mi consigli se può,non so dove sbattere la testa.Grazie infinite.

    RISPOSTA

    cara Lara
    quando accade un evento così estremo come il suicidio o il tentato suicidio di una persona che ci è vicina, il trauma non lo vive solo la persona che lo ha tentato ma anche le persone che gli sono vicine emotivamente; il paragone che mi viene in mente è come le onde che si propagano dopo la caduta nell’acqua di un sasso. Colpiscono con più violenza le zone limitrofe e poi man mano di meno le zonepiù lontane. Le persone vicine cominciano a “vedere” che la morte c’è veramente. tanto da essere anelata nella vita stessa. Da qui di solito c’è un mescolamento di emozioni: identificazione con il suicida e paura che possa capitare a noi di pensarci, sensi di colpa per non aver capito che la sua situazione era così grave…
    Di solito, dopo un evento che comporta un suicidio negli Stati Uniti fanno degli interventi disostegno psicologico a favore dei prossimi, sesuccede in una class, a favore degli altri compagni. Nel suo caso, haper fortuna delle meravigliose risorse su cui contare: i suoi genitori e una vita che mi descrive come bella. Questa è la vita vera, quella in cui tutti i giorni lottiamo come guerrieri e decidiamo di affrontare le piccole e grandi battalie che ci sono sul nostro cammino. E’ da qui che le chiedo di ripartire: dalla noramlità meravigliosa della vita. Faccia anche in questo periodo delle cose che normalmente le danno energia… (andare in palestra, andare nei boschi, andare a fare shopping…) insomma qualcosa che la riconnetta dandole energia con la vita vera. Per aiutare il suo compagno, a mio avviso è utile accompagnarlo da uno psicologo di vostra fiducia che lo ascolti e lo aiuti a superare questo momento. Un caro saluto e Buona Pasqua

    Rosa Angela Fabio

    Rosa Angela Fabio

    Docente di psicologia generale all’Università degli Studi di Messina. Si è laureata in filosofia a Messina nel 1986 e poi specializzata in psicologia alla facoltà di medicina di Milano nel 1989. Ha anche conseguito il dottorato di ricerca in psicologia sperimentale all’Università di Pavia. I suoi principali campi di ricerca sono i processi cognitivi relativi […]
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