Ansia d’ abbandono?

    Pubblicato il: 30 Maggio 2013 Aggiornato il: 30 Maggio 2013

    DOMANDA

    Buon giorno Dott.ssa, il mio problema sono degli attacchi improvvisi di ansia. Tutto è iniziato quando il giorno dopo la partenza del mio fidanzato,voglio precisare che non era la prima volta che partiva,sentivo un senso di irrequietezza dentro di me, da qui sono iniziati anche un pò di problemi di coppia. Sono stata seguita anche per un periodo da una psicologa e ho assunto degli ansiolitici, ora mi sento meglio ma non mi sento più sicura di me come prima. Che cosa mi consiglia? Cordiali saluti.

    RISPOSTA

    Dalle sue poche parole capisco che l’ansia che lei prova non è ‘improvvisa’, ma ‘reattiva’, cioè legata ad eventi specifici. Mi parla in particolare di una ‘separazione’ che per quanto temporanea (suppongo che il suo ragazzo si sposti per studio o lavoro) può significare a livello psicologico ‘paura’: della solitudine, del non ritorno, di un abbandono più severo…
    La incoraggerei pertanto a riflettere sul significato che lei attribuisce a questo ‘partire’ e al suo ‘rimanere’ e sui pensieri che elabora rispetto a sé e alla relazione.
    E’ da questo vissuto, dal dialogo interiore che intreccia che poi ‘nascono’ le emozioni.
    Sono cosa normalissima (quante canzoni sono state scritte su uomini che partono e donne che restano..!). E’ assolutamente una regola sentirsi emozionate per una partenza… ed è anche bello che sia così in quanto l’intensità dell’emozione è un indice della forza del legame sotto-stante… Diventa un problema, come nel suo caso, quando l’emozione è troppa o ingestibile.
    La incoraggio quindi ad accogliere con serenità il suo turbamento e a stare sulle emozioni, ascoltandole. Le diranno molte cose. Nel contempo elabori pensieri positivi, aspettative, progetti che non solo le faranno buona compagnia, ma – vedrà – l’aiuteranno a gestire più efficacemente il turbamento interiore.
    Si ricordi che un conto sono le emozioni negative (quelle di cui lei mi racconta), altro le emozioni positive, quelle che si caratterizzano per senso di realizzazione, soddisfazione, gioia, rilassamento.
    Le due convivono. Una persona può essere ansiosa, ma anche soddisfatta, arrabbiata, ma anche felice.
    Coltivi quindi le emozioni positive, svolgendo attività che la fanno sentire realizzata, frequentando compagnie che la arricchiscono, progettando ‘cose belle’, prendendosi cura di sé. L’aiuteranno a meglio affrontare le negative e l’arricchiranno
    Con i migliori auguri, le sorrido e la saluto.