ANSIA D’ESAME

    Pubblicato il: 19 Giugno 2013 Aggiornato il: 19 Giugno 2013

    DOMANDA

    Gent.ssa dott.ssa Schiralli,
    tempo fa le ho scritto comunicandole della mia difficoltà a sostenere gli ultimi esami prima della laurea. Purtroppo, la situazione non è cambiata e l’ansia che provo durante la preparazione degli esami continua a perseguitarmi. Mia madre mi rimprovera continuamente di stare sprecando il mio tempo, che devo risolvere questo problema, ma io non so come fare. Vede dottoressa, io studio tranquillamente per un po’ di tempo ma, più si avvicina il giorno dell’esame, più vengo colta dal panico. Mi si chiude il cervello, non riesco a concentrarmi e a ripetere e, sentendomi impreparata, rinuncio a dare l’esame. Ogni volta, si ripete lo stesso trend. Ormai, non so più come comportarmi. Mi sento completamente alla deriva…E i miei non vogliono proprio sentir parlare di supporto psicologico, quindi la situazione è sempre più complicata. Spero lei possa aiutarmi.

    RISPOSTA

    Gentile ragazza,
    ricordo la sua lettera dell’altra volta e capisco la sua difficile situazione, soprattutto per questo sbarramento in famiglia a farla aiutare.
    Comprendo perfettamente come si sente a non riuscire a sostenere gli esami a causa dell’ansia (che tra l’altro innesca un circolo vizioso).
    A questo punto però mi sembra molto chiaro che i suoi sintomi sono una spia di una difficoltà a ‘concludere’ e forse anche a crescere, individuandosi e raggiungendo una propria autonomia.
    Sicuramente ci sono delle cause dietro questa sabbia mobile in cui si trova incastrata.
    Allora c’è una sola cosa da fare subito e in maniera autonoma.
    Si rivolga al servizio di Psicologia della ASL della sua città o comunque di dove abita; prenda un appuntamento con uno psicologo per parlare del suo problema e farsi aiutare nel modo adeguato.
    Tenga conto che, per fortuna, il servizio è gratuito e, siccome lei è maggiorenne, non necessita l’autorizzazione dei genitori.
    Perciò può fare questa scelta in assoluta autonomia senza dover chiedere nulla.
    Il collega saprà senz’altro aiutarla, capendo insieme a lei le cause del suo malessere e dea sua ansia e trovando la strada per rimuovere gli ostacoli non solo relativi ai suoi studi
    Tenga conto che, per le problematiche ansiose invalidanti, esiste anche la possibilità di un aiuto farmacologico che, in sinergia, con l’intervento psicologico, molto spesso costituisce la via più adeguata e più rapida per arrivare alla soluzione del problema.
    Ovviamente questo verrà valutato eventualmente in quella sede.
    Sono convinta che per lei questa è la modalità più giusta e più ‘adulta’ di affrontare un vincolo, trasformandolo in una risorsa. soltanto così potrà crescere con sicurezza e senza troppa paura.
    Se vuole, mi faccia sapere.
    Le faccio molti auguri
    Rosanna Schiralli

    Rosanna Schiralli

    Rosanna Schiralli

    Psicologa e psicoterapeuta. Si occupa da anni del disagio degli adulti, dei bambini, degli adolescenti e delle famiglie. È direttore scientifico del Festival Nazionale dell’Educazione; autrice di diversi libri e manuali per genitori e docenti; realizza e coordina progetti europei sull’educazione emotiva; conduce ‘scuole per genitori’; è formatrice di insegnanti e coordina la piattaforma online […]
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