DOMANDA
Gent. Dott.,
la ringrazio per la sua risposta, mi sto informando sulle tecniche da lei consigliate e su centri vicini che le praticano. Prima di avere questi dolori avevo un brutto rapporto con il cibo in quanto rifiutavo di mangiare qualsiasi cosa che non avessi preparato o scelto personalmente e se, qualche volta, mi capitava di assaggiare anche un piccolo boccone, venivo colta da attacchi di ansia. Sono andata da uno psicologo che mi ha seguito per qualche mese e il rapporto con il cibo è decisamente migliorato, ora posso tranquillamente andare in pizzeria o mangiare fuori. Vorrei chiederle se è possibile che ci sia un nesso tra il miglioramento dei vecchi sintomi e l’insorgenza dei nuovi. E’ possibile che io abbia solo “spostato” il bersaglio dell’ansia?
In attesa, la saluto e la ringrazio
RISPOSTA
Buongiorno,
se la causa dell’ansia non viene risolta alla base è possibile che i sintomi si “spostino”. Detto in altro modo, forse più chiaro, non sono i sintomi a spostarsi, ma semplicemente l’ansia che manda segnali in modo differente. L’ansia, d’altra parte, ha il compito di segnalarci qualcosa di rischioso, quindi è giusto che si faccia notare attraverso i sintomi. Una volta risolto il problema non ci sarà più la necessità di mandare segnali.