ansia e ossessioni

    DOMANDA

    Spett.le Dott. Renzo Rizzardo,
    Le scrivo per parlarle del problema che mi attanaglia da quasi cinque anni: l’ansia.
    E’ iniziato tutto come dolore allo stomaco, per via di qualcosa che avevo mangiato e che mi aveva fatto star male alcuni giorni. Poi si è trasformata in paura del dolore, l’ansia dello star male. Con gli anni è diventata ossessione, e ogni mattina che devo andare a scuola, o a lezione mi sveglio pensando di star male e alla fine ci sto male per davvero. L’organo target del problema è lo stomaco e la mia paura è di non poter andare in bagno al momento del bisogno, quando sto fuori casa.
    Non ho mai seguito una cura psichiatrica, ma ho tentato con i fiori di Bach senza alcun successo, se non un peggioramento, data la presenza del liquore nell’infuso.
    Uno psicologo mi ha seguito per un anno, indirizzandomi ad avere più coscienza del problema, e quindi più strumenti per me per farmi ansiogenare.
    Di recente ho capito anche di soffrire di disturbi ossessivo-compulsivi che inducono il mio cervello ad uno sforzo nevrotico, causato dalle eccessivi ripetizioni delle azioni legate ai numeri.
    Penso che il DOC sia legato all’ansia, e che l’ansia stessa sia incrementata dalle ossessioni dei pensieri e da tutto quanto. Penso che l’utilizzo di mezzi di trasporto al mattino mi facciano questo effetto, ma non ne ricordo e/o colgo la causa in termini di psicoanalisi.
    Per finire, sono un ragazzo di diciannove anni.

    Distinti saluti. Jean

    RISPOSTA

    Le dico subito che da quello che lei scrive si comprende che sta vivendo una sofferenza notevole e persistente che richiede certamente una valutazione psichiatrica diretta. Lei riferisce vari sintomi di tipo ansioso, alcuni collegati al corpo, altri con caratteristiche fobico-ossessive (paure che generano ossessioni o coazioni, cioè pensieri intrusivi o comportamenti irrazionali e ripetitivi). Dal punto di vista descrittivo potremmo distinguere diverse condizioni: dall’ipocondria (paura di avere una malattia specifica), alla nosofobia (paura in generale delle malattie), alla somatizzazione (sintomi fisici di origine psicologica), al vero e proprio disturbo ossessivo-compulsivo e altro ancora. E’ necessario valutare approfonditamente la storia personale e la sintomatologia nella sua evoluzione cronologica per una diagnosi corretta e per formulare un piano terapeutico adeguato. In ogni caso è prevedibile che una psicoterapia possa essere necessaria, talora supportata anche da un trattamento farmacologico.

    Renzo Rizzardo

    Renzo Rizzardo

    ESPERTO IN DISTURBI DELL’UMORE E D’ANSIA. Già professore a contratto di psichiatria all’Università di Padova. Nato a Basiliano (Udine) nel 1946, si è laureato e specializzato in psichiatria a Padova. È stato responsabile del centro di salute mentale dell’Università di Padova e coordinatore regionale per il Triveneto della Sirp (Società italiana di riabilitazione psicosociale). Si […]
    Invia una domanda