DOMANDA
Gent. dottoressa, ho 38 anni e circa 10 anni fa ho avuto il mio primo episodio di ansia acuta (o attacco di panico?) una domenica mentre ero a messa. Quel giorno ero da sola (mentre sono quasi sempre in compagnia) quando sono cominciati i classici sintomi (paura improvvisa, palpitazione, senso di mancanza d’aria come se stessi per svenire da un momento all’altro). Da quel momento per molti mesi ogni volta che mi trovavo in una situazione analoga, specie se ero sola, sentivo l’ansia crescere. Non ho mai affrontato con un medico il problema, non ho mai nemmeno confessato ad altri questo e gli altri episodi, attribuendo a non specificati malesseri il mio essere qualche volta un po’ “strana”. Ho invece cercato di risolvere da sola la cosa; mi sono convinta che il tutto era dovuto a un periodo un po’ stressante (avevo 27 anni, non avevo ancora un lavoro sicuro; questa situazione precaria non mi faceva vivere tranquilla). Dopo un po’ la situazione è migliorata, anche se da allora in poi ho sempre convissuto con uno stato d’ansia latente, nonostante una vita tutto sommato tranquilla e un lavoro alla fine sicuro. Invece negli ultimi mesi quest’ansia, a volte vero e proprio panico, è tornata e si manifesta spesso, e quasi sempre, ancora una volta, succede quando mi trovo in chiesa. Non riesco a capire il motivo di tutto questo disagio, non c’è una causa palese, ma mi sto chiedendo, visto che le circostanze sono molto simili, se non si tratti sempre del vecchio problema, con cui ho convissuto e che ho cercato di superare, ma che non si è mai davvero risolto.
Grazie della sua attenzione
RISPOSTA
Gentile signora
è opportuno che lei segua un percorso di psicoterapia che la conduca a controllare gli attacchi di panico e a imparare tecniche di autoipnosi che servono ad affrontare i sintomi e a superarli
Non esiste un attacco di panico che sia uguale per tutti,ognuno va soggetto ad una particolare crisi di panico che dipende dalla storia personale