Aria in vena – prelievo

    DOMANDA

    Gentilissimo Prof. Volpi,
    stamane ho avuto un appuntamento in laboratorio per delle analisi.

    Il laboratorio in questione non era il mio solito laboratorio ed ho realizzato che prelevavano con la siringa (pratica che non vedevo da un po’ di tempo, personalmente)
    Fatto sta che durante l’iniezione l’infermiera ha tirato indietro lo stantuffo per poi, con mia somma sorpresa, ripremerlo per un tratto verso l’alto, ripetendo questo movimento un paio di volte.

    Ho chiesto al momento e mi hanno detto di non preoccuparmi, ma SONO LETTERALMENTE TERRORIZZATO, in questo momento, dalla possibilità che per fretta e negligenza possano aver inserito dell’aria in vena.
    (Si è sviluppata anche un’ecchimosi evidente intorno al punto d’inserimento dell’ago)

    Prego la sua gentilissima attenzione di riuscire a darmi una risposta al più presto, poiché non so cosa fare e sono in panico totale.

    Grazie mille

    RISPOSTA

    Egregio Signore, desidero tranquillizzarla. Il quantitativo di aria iniettata in vena che possa determinare embolia gassosa è molto più importante.
    Indubbiamente il prelievo è stato un po’ maldestro, lo giustifica l’ecchimosi che ha provocato.

    Cordialità

    prof. Riccardo Volpi’

     

    Riccardo Volpi

    Riccardo Volpi

    Professore associato di medicina interna all’Università degli Studi di Parma. Nato a Parma nel 1952, si è laureato all’Università degli Studi di Parma dove si è anche specializzato in endocrinologia e malattie del ricambio e in medicina interna. È responsabile dell’ambulatorio di endocrinologia e andrologia medica al dipartimento onco-emato-internistico dell’azienda ospedaliero-universitaria di Parma.
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