ARTRITE REATTIVA

    Pubblicato il: 5 Aprile 2011 Aggiornato il: 5 Aprile 2011

    DOMANDA

    Egregio prof.Marcolongo, mia figlia di 16 anni ha iniziato ad avere problemi alle gambe 2 anni fa. Non riusciva piu’ a camminare e mi sono rivolta al reumatologo che dopo varie indagini ne ha dedotto che mia figlia ha un’artrite reattiva dovuta alle ripetute tonsilliti che da bambina ha sofferto. L’abbiamo curata con Medrol e antinfiammatori e ha potuto di nuovo riprendere la funzionalità delle gambe. L’anno scorso è stata operata di tonsillectomia, sta continuando a fare diaminocillina ogni 21 giorni e salazopyrina 2 compresse al giorno. Ad oggi con le gambe non ha avuto piu’ problemi tranne alcuni dolori sporadici anche ai polsi,però adesso, dopo un controllo di esami del sangue per probabile allergia che le provoca laringospasmi con edema della glottide,è venuto fuori un ormone tireostimolante (THS) piu’ alto (4,8 v.r.massimo 3,6), globuli bianchi 15380 e complementemia C4 16,4 (v.r.minimo 20),comunque soffre di tremolio alle mani,emicranie frequenti,mi chiedo cosa posso fare?

    RISPOSTA

    va tenuto presente che in genere le cosiddette artriti reattive per definizione guariscono una volta eliminato lo stimolo provocatore (ad es. un’infezione da steptococco). talora però le artriti reattive cronicizzano e si trasformano in qiadri di classica artrite (reumatoide o di altro tipo). Sarebbe quindi opportuno fare esami radiografici alle articolazioni di piedi e ginocchia, una risonanza magnetica alle mani e un attento controllo degli indici di infiammazione (VES e PCR). Inoltre la ragazza va fatta vedere da un endocrinolgo poichè un’affezione tiroidea potrebbe spiegare alcuni disturbi (ad es. tremori alle mani). La terapia con diaminocillina ha un senso (soprattutto il protrarla per parecchi anni) solo se nell’orofaringe fu dimostrata a suo tempo la positività per lo streptococco A beta emolitico. In caso contrario non ha alcun senso protrarla.