DOMANDA
Buongiorno,
Mia mamma (nata nel 1945) soffre di artrite reumatoide dal 1972. Curata da subito con cicli di clorochina poi con Plaquenil e per un aggravarsi della malattia da Circa 3 anni è in cura con Methotrexate (attualmente Reumaflex da 12,5mg 1 iniezione a settimana) + plaquenil (1 al di) e periodicamente assume Medrol.
La mia domanda è la seguente: nonostante esami del sangue del tutto soddisfacenti con VES a 7 e proteina c reattiva a 1,13 la mamma continua ad avere male e ad essere molto rigida nei movimenti e lamenta anche un male di tipo muscolare. La situazione va leggermente meglio quando assume Medrol ma non appena lo interrompe peggiora notevolmente ma comunque anche con Medrol è molto rigida e dolorante.
Mi chiedo: nonostante gli esami buoni come si può capire se la terapia con Reumaflex ha effetto o no?dagli esami direi di sì, ma dai dolori direi proprio di no.
Vi chiedo cortesemente un aiuto anche perché dopo tanti anni di malattia mia mamma comincia ad essere demotivata e moralmente a terra.
Siamo seguiti, devo dire anche bene, da un bravo reumatologo; però vorrei tanto sapere se possibile fare “qualcosa in più“ (è mia mamma…), se sia il caso di sentire un altro parere o portarla in un centro specializzato.
Per completare il quadro devo anche dire che mia mamma ha una BPCO di grado moderato, doppia componente monoclonale in zona beta e gamma. IgA kappa di 0,2 e 0,1 g/dl (stabile da anni) ed una osteoporosi grave.
Sono disposto a portarla ovunque per avere un altro consulto.
Vi ringrazio in anticipo e confido in una vostra risposta.
Cordiali Saluti
Andrea
RISPOSTA
La situazione della Mamma è complessa, anche se ciò non vuol dire grave. Solo chi segue la Signora da tempo può dare una risposta concreta ai Suoi quesiti. Una risposta, infatti, non può prescindere da una raccolta dei dati anamnestici molto articolata, dall’osservazione diretta dell’interessata e dall’esame dei dati laboratoristici e strumentali eseguiti negli ultimi anni. Cordialità, Giovanni Minisola
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Prof. Giovanni Minisola
Presidente Emerito della Società Italiana di Reumatologia
Direttore Scientifico Fondazione San Camillo-Forlanini – ROMA