Asma o peggio?

    DOMANDA

    Mia figlia, di 6 anni, dal 2015 soffre di ipereosinofilia.
    Dal 2015 al 2018 è andata sempre incrementando fino a raggiungere 2140/mm3.
    Abbiano cominciato a dare peso a questo valore soltanto recentemente, perchè nei tre prelievi fatti negli anni citati, si pensava che l’innalzamento di questo valore fosse conseguenza della malattia per cui si chiedevano le analisi del sangue.
    Ad Agosto però è iniziata una tosse cronica, che lo pneumologo è riuscito a sedare attraverso broncovaleas e fluspiral da Decembre fino ad oggi.
    Nel controllo ematico di ottobre 2018, gli eosinofili sono calati dal 17% al 9% e da 2140 a circa 800 per mm3.
    Sempre ad ottobre è stata visitata anche da un infettivologo che ha verificato la negatività a tutte le indagini infettivologiche, radiografia del torace negativa, ed una ecografia del collo sostanzialmente negativa ( linfoadenopatia laterocevicale a morfologia conservata di dimensioni inferiori a 2 cm).
    È risultata negativa a tutte le prove allergiche.
    Lo pneumologo a Dicembre ci ha richiesto di fare ulteriori esami del sangue tra cui emocromo e ige totali.
    Ieri sono arrivati i risultati e salta fuori che dopo un mese di cura di questa presunta asma ( evidenziata con la spirometria ) , la tosse è sì passata, ma l’eusinofilia è ritornata al 12,9 %. e gli ige totali si sono attestati ad un ragguardevole 502,6 ul/ml.
    Visto che l’immunologa sostiene che a lungo andare gli eusinofili alti generano danni e ad oggi nulla è stato fatto per ridurli se non curarne gli effetti come l’asma, o suggerire presunte cure di famiglia per gli ossiuri nonostante i test degli ossiuri siano risultati tutti e tre negativi, mi chiedo, siamo sulla strada giusta?
    Dobbiamo limitarci a seguire la cura per l’asma sperando che questi eusinofili calino spontaneamente?

    RISPOSTA

    le suggerisco di rivolgersi all’Ospedale Humanitas dove è nato un centro per le malattie asmatiche correlate ai problemi di sua figlia. Il direttore è il prof.  Canonica ma comunque un suo collaboratore potrà  essere adeguato per la presa in carico. Nel frattempo per l’eosinofilia e l’asma saranno utili gli antileucotrienici prescrivibili dal medico di base.

    Vincenzo Soresi

    Vincenzo Soresi

    Presidente di Octopus, associazione per la prevenzione delle malattie correlate al fumo. Nato a Milano nel 1938, si è laureato all’Università Statale della sua città nel 1963 in medicina, con specializzazione in pneumologia e oncologia. È stato primario pneumologo all’ospedale Niguarda Cà Granda. Ora è primario emerito dello stesso ospedale e continua a occuparsi di […]
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