DOMANDA
Gentilissima Dottoressa, volevo esporle il mio problema. Ho 26 anni ed ho iniziato ad avere rapporti da circa 2 anno,il problema e che però non riesco mai a raggiungere l’orgasmo, premetto che non sono in imbarazzo con il mio lui, anzi siamo molto in sintonia e lui mi fa sentire a mio agio. L’unico modo che ho per raggiungere l’orgasmo è masturbandomi, nel toccarmi io riesco a raggiungerlo in brevi tempi ( a volte anche in 30-40 secondi) e mi capita di farlo molte volte di seguito, alcuni giorni mi capita anche di farlo 5-6 volte di seguito e di raggiungerlo sempre molto velocemente. Che io mi ricordi ho iniziato a masturbarmi all’età di 7-8 anni (quarta elementare circa) e da allora lo faccio sempre nello stesso modo (ovvero pancia in giù e toccando indirettamente, da sopra le grandi labbra), e se provo a toccarmi in una posizione diversa non riesco a raggiungere l’orgasmo.
Le domande che volevo farle sono due:
– Mi chiedevo se il fatto che mi masturbi da cosi tanto tempo possa influenzare la mancanza di orgasmo e quindi di piacere tramite la penetrazione. Altrimenti mi sa spiegare il perchè non riesca a raggiungere l’orgasmo con la penetrazione? devo rassegnarmi a questa cosa oppure c’e’ qualche soluzione?
Mi scusi se mi sono dilungata ma sta iniziando ad essere un problema tra me e il mio ragazzo perchè lui inizia a sentirsi inadeguato e invece io penso che non sia assolutamente colpa sua.
– Un’altra domanda, perchè se poi a toccarmi è il mio ragazzo non riesco comunque a raggiungere l’orgasmo? o se capita ci metto molto di più rispetto a quando lo faccio da sola?
La ringrazio infinitamente della disponibilità.
fragile
RISPOSTA
Gentile lettrice,
lei ha ragione a pensare che il suo ragazzo non c’entra nulla col suo mancato orgasmo e questo è bene spiegarlo in ogni modo a lui. Se la comunicazione non arriva a segno gli faccia leggere questa mia risposta!
Molte donne, la maggioranza, riescono a raggiungerlo con la masturbazione ma non con la sola eccitazione derivante dal coito e anche il ritardo nell’ottenere il riflesso (l’orgasmo è appunto tale!) se è lui a sollecitarla manualmente o con altre pratiche è comprensibile.
Negli anni lei ha strutturato una sua soddisfacente e veloce modalità per questo fine: la posizione, il luogo e il modo specifico di stimolarsi fanno la differenza.
Mettendo bene a fuoco queste modalità specifiche può cercare di trasferire a lui alcune di queste competenze e, in un secondo momento, inserirle tra i giochi d’amore prima, durante o dopo il coito stesso. Ne può venire arricchita la vostra sessualità insieme.
Cordiali saluti
prof Chiara Simonelli