Assistenza notturna dei parenti in ospedale

    Pubblicato il: 8 Giugno 2010 Aggiornato il: 8 Giugno 2010

    DOMANDA

    Gentile dr. Veronesi, recentemente sono stata operata allo IEO per una neoplasia alla mammella. Mi sono trovata molto bene , le persone erano molto gentili e preparate.
    Vengo alla domanada: la mia vita e’ stata molto complicata e sofferente, soffro da diversi anni di attacchi di panico, da non riuscire a stare da sola in qualsiasi luogo che non sia la mia casa. Quando ho dovuo affrontare l’intervento ho supplicato che facessero rimanere un famigliare con me , cosa che la prima sera e’ avvenuta, la seconda sera gli infermieri mi hanno detto che il permesso era solo per una sera, quando ho saputo dentro di me si e’ scatenata una fortissima agitazione dopo un pianto a dirotto mi hanno detto Va bene ma e’ l’ultima volta…
    Chiedo e’ possibile fare questo piccolo passo (lasciando un parente )per persone che come me soffre di questo disturbo?
    Avrei affittato la stanza ma non si poteva
    Ringrazio in anticipo
    Lisa

    RISPOSTA

    Cara Lisa, all’IEO ho stabilito che non ci fossero limiti di orario ai parenti e agli amici per le visite dei pazienti ricoverati, perchè ritengo che sia indispensabile la loro presenza affettuosa. Certamente l’assitenza notturna è possibile solo per una notte ma nel suo caso, sofferente di attacchi di panico, se lo fa presente vedrà che gli infermieri saranno comprensivi della sua situazione particolare. Un affettuoso augurio
    Umberto Veronesi